Biblioteca comunale “Lorino Mangano”, Giardini Naxos (ME), presentazione del libro di Elviro Langella: Omaggio alla Virgen de la Caridad di Cartagena nel trecentenario dell’arrivo da Napoli ~ 1723 a cura di Sergio Visconti.

Si terrà giovedì 13 aprile 2023 alle ore 18:00 presso la Biblioteca comunale “Lorino Mangano” di Giardini Naxos (ME), Via Umberto n. 119 – 121, la conferenza stampa di presentazione del libro di Elviro Langella “Omaggio alla Virgen de la Caridad di Cartagena nel trecentenario dell’arrivo da Napoli ~ 1723”, a cura di Sergio Visconti. 

La Conferenza stampa, parte del progetto “2022 ~ 2023. Giardini Naxos – Procida – Napoli – Cartagena il Viaggio in Sogno” elaborato e sviluppato dallo studioso di Storia dell’Arte e della scultura napoletana del ‘700 Elviro Langella, sarà aperta ad una rappresentanza delle associazioni culturali e delle autorità civili e religiose di Giardini Naxos e di Messina.

  • Saluti istituzionali:
  • . Giorgio Stracuzzi, Sindaco  di Giardini Naxos 
  • Introduzione:
  • Ariana Talio, Assessore ai Servizi Sociali e Politiche Sociali, alle Pari Opportunità, alla Cultura e Beni Culturali, al Turismo, allo Spettacolo, agli Eventi, e alla Pubblica  Istruzione del Comune di Giardini Naxos
  • Interventi:
  • Sergio Visconti, presidente dell’A.C. di Messina
  • Mimmo Macaluso, Ispettore Onorario dei Beni Culturali della Regione Siciliana
  • Carla Santoro, Dirigente dell’Istituto “Ugo Foscolo” di Taormina
  • Giuseppe Perna, Presidente dell’Associazione “Annalisa Durante” di Napoli, che interverrà da remoto

L’autore mostrerà il video di presentazione del libro – tradotto anche in spagnolo e corredato da 100 illustrazioni di sua creazione – da lui realizzato, testimonianza altresì delle precedenti tappe del progetto a Procida e a Napoli; tappe che hanno ispirato l’ulteriore – attuale – elaborazione e il prossimo incontro a Cartagena dal 21 al 25 aprile 2023, suggello di una sorta di gemellaggio con la città spagnola, che il 17 aprile darà il via al ricco programma di eventi in vista delle celebrazioni dell’imminente trecentenario della “Virgen de la Caridad”, giunta al porto di Cartagena da Napoli nel 1723.

Elviro Langella

Alla conferenza stampa di presentazione del libro seguirà a breve giro un secondo evento che vedrà esibirsi l’Orchestra giovanile “Città di Taormina” dell’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo” di Taormina, diretta dal docente Mirko Raffone, e il M. Riccardo Buzzurro e gli altri insegnanti di strumento, che interpreteranno – rispettivamente – le musiche e i brani  per sola chitarra classica di cui al video di presentazione.

Questo secondo evento, al quale parteciperanno anche attivamente i ragazzi delle scuole siciliane, rappresenta attraverso il racconto per immagini della drammatica odissea della “Virgen de la Caridad” salpata da Napoli del prof. Langella, un momento di confronto con le giovani generazioni su quel sottile fil rouge di Bellezza che lega l’Italia e la Spagna, ed il contestuale invito a prendere consapevolezza del valore educativo e dell’azione salvifica dell’Arte, in ogni sua espressione.

Dª. Noelia Arroyo sindaco di Cartagena in Spagna, il 17 aprile darà il via al ricco programma di eventi spalmati per l’intero arco dell’anno in corso, in vista delle celebrazioni dell’imminente trecentenario della “Virgen de la Caridad”, giunta al porto di Cartagena nel 1723 da Napoli, commissionata ai nostri artisti su incarico del Santo e Reale Ospedale della Carità. Molteplici sono di fatto, le ricorrenze che vanno ricordate quest’anno nella città della Murcia: dall’arrivo della Santa Patrona di Cartagena avvenuta 10 anni dopo la fondazione dell’Ospedale nel 1763, all’inaugurazione della Chiesa, nel 1893, con la quale l’attuale Basilica festeggia il suo 130° anniversario. 

Il commovente capolavoro dedicato alla Patrona della splendida città spagnola è tra le opere più rappresentative delle prestigiose botteghe d’Arte sacra dei nostri maestri napoletani. Scultori della levatura di Carmine Lantriceni, Giacomo Colombo, Matteo Bottiglieri, Nicola Fumo, Giuseppe Sanmartino, che hanno goduto nel Sei e Settecento della grande fortuna artistica anche oltre i confini nazionali, segnatamente in Spagna, con le loro creazioni ispirate al più antico modello della Pietà di Michelangelo. Il Comune di Giardini Naxos intende ora dare eco anche in Sicilia allo storico evento di Cartagena invitando il prof. Elviro Langella, studioso di Storia dell’Arte e della scultura napoletana del ‘700, a tenere la presentazione del suo libro “2022 – 2023. Omaggio alla Virgen de la Caridad di Cartagena”. 

Di concerto con l’Assessore alla Cultura, Dott.ssa Ariana Talio, il sindaco Dott. Giorgio Stracuzzi, e Dott. Sergio Visconti, Vicepresidente dell’A.C. della Diocesi di Messina, si è concordato di articolare la manifestazione in due momenti: 

1° evento –  In sintonia con la ricorrenza del trecentenario, il 13 aprile, presso la Biblioteca comunale avrà luogo la conferenza stampa aperta ad una rappresentanza delle associazioni culturali e delle autorità civili e religiose di Giardini Naxos e Messina.  Dopo i saluti istituzionali del Sindaco e l’introduzione dall’assessore alla Cultura, che illustrerà il proposito dell’amministrazione di condividere l’entusiastica partecipazione all’evento con Dª. Noelia María Arroyo Hernández, Sindaco di Cartagena, la presentazione del libro sarà affidata a Sergio Visconti, vicepresidente dell’A.C. della Diocesi di Messina. 

L’intervento dell’autore si alternerà alla lettura del messaggio inviato dal prefatore del libro Dott. Mimmo Macaluso, Ispettore Onorario dei Beni Culturali della Regione Siciliana, e dalla Prof.ssa Carla Santoro, Dirigente dell’Istituto “Ugo Foscolo” di Taormina. Mentre il Presidente dell’Associazione “Annalisa Durante”, il Dott. Giuseppe Perna, offrirà da remoto il suo contributo alle finalità della pubblicazione, in attesa di riproporla presto alla Biblioteca a porte aperte di “Piazza Forcella” a Napoli. 

I contenuti del libro saranno illustrati dal video curato da Langella, che documenta il progetto a monte con riferimento alle precedenti tappe a Procida, a Napoli in vista del prossimo incontro in occasione del suo soggiorno a Cartagena dal 21 al 25 aprile.  Tutte le informazioni sul libro tradotto anche in lingua spagnola, e corredato dalle 100 illustrazioni create dall’autore stesso, sono pubblicate sulla pagina dedicata Elviro Langella

2° evento – Prevede un momento di incontro con i ragazzi delle scuole invitati non solo quali spettatori passivi alla mostra delle 100 illustrazioni che ripercorrono la drammatica odissea della “Virgen de la Caridad” salpata da Napoli, ma soprattutto per incoraggiare un loro attivo coinvolgimento alla manifestazione.  Infatti, le musiche montate a commento del video dedicato all’evento saranno eseguite dal vivo dall’Orchestra giovanile “Città di Taormina” dell’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo” di Taormina, sotto la direzione del loro docente, Mirko Raffone. Mentre gli altri brani per sola chitarra classica saranno affidati al loro maestro Riccardo Buzzurro e agli altri insegnanti di strumento.  Gli antichi canti devozionali che scorrono nel video, tratti dalla tradizione napoletana sono affidati alla voce di Fiorenza Calogero, alla quale fa da contrappunto Diana Navarro, tra le più virtuose interpreti delle “saetas” della Semana Santa in Spagna. 

In quanto uomo di scuola legato all’abituale confronto coi giovani, attraverso il racconto per immagini della drammatica odissea della “Virgen de la Caridad” salpata da Napoli, il prof. Langella si prefigge di riuscire a diffondere efficacemente nelle nuove generazioni la consapevolezza del ricchissimo patrimonio artistico testimoniato da questo eccezionale capolavoro.  Un esempio che esprime eloquentemente a quale livello di perfezione si fosse spinta la scultura lignea policromata, spesso colpevolmente ignorata nei programmi ministeriali di “Storia dell’Arte”.  Un tale approccio educativo però, non può trascurare di sottolineare come la grande tradizione dell’Arte sacra non possa essere in alcun modo disgiunta dal suo imprescindibile valore devozionale radicato in Italia come in Spagna, nell’esperienza spirituale intimamente vissuta, che anima i nostri riti religiosi della Settimana Santa, in particolare, e che tuttora accomuna le nostre culture. 

Nella speranza di contribuire al raggiungimento di un obiettivo così ambizioso, il prof. Langella ha programmato un’ampia diffusione dell’iniziativa che coinvolge il mondo della Scuola, a partire dalla Sicilia nelle città di Giardini Naxos, Taormina, poi, Napoli, fino al Piemonte, a Torino e a Castellamonte.  Nel ciclo di future presentazioni sono incluse istituzioni come l’Istituto “Cervantes” di Napoli nonché Associazioni culturali molto attive soprattutto nei quartieri di frontiera di Napoli, dove solo l’indispensabile sensibilizzazione ai valori spirituali mediati dalla Cultura, salva i nostri giovani dalla marginalizzazione e dalle insidie della criminalità organizzata. 

Collaborando da molti anni con la Congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, ai convegni di approfondimento delle locali, antichissime tradizioni legate ai riti della Settimana Santa, il prof. Langella di concerto con il Priore Matteo Germinario e Mons. Gaetano Castello, Vicario Generale per la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, terrà la presentazione del libro presso la Chiesa di San Tommaso d’Aquino, dove è conservata la pregevole scultura del Cristo deposto, opera dell’autore stesso della Virgen de la Caridad di Cartagena.  Un analogo evento è stato proposto a Pompei al rettore del Santuario alla Beata Vergine del Rosario, e alla Basilica della Madonna della Neve di Torre Annunziata (Napoli). 

Tutte le informazioni sul libro corredato dalle 100 illustrazioni  alla pagina dedicata pubblicata sul sito Elviro Langella

2022 – 2023 PROCIDA, NAPOLI, CARTAGENA: il Viaggio in Sogno – Omaggio alla Virgen de la Caridad di Elviro Langella

…Impartito l’ordine del capitano Francisco León, la Vergine a bordo di Nuestra Señora de África, salpava oramai, consapevole Ella sola, dell’incerto destino: l’odissea che avrebbe messo ben presto duramente alla prova l’equipaggio a lei devoto.
Dunque, imprigionata in un’impenetrabile gabbia di legno, la luminosa Musa a lungo vagheggiata, abbandonava lo sconsolato Donato. L’irraggiungibile Regina si negava al suo sguardo, ricacciando una volta ancora, il giovane artista in un insipiente mondo di ombre…

È stato pubblicato, in italiano e in spagnolo, corredato da 100 tavole illustrative, 2022 – 2023. Procida, Napoli, Cartagena: il Viaggio in Sogno. Omaggio alla Virgen de la Caridad di Cartagena nel trecentenario dell’arrivo da Napoli – commento a cura di Domenico Macaluso, Ispettore Onorario dei Beni Culturali assessorato Regione Siciliana, – il libro-progetto che il prof. Elviro Langella ha dedicato al trecentenario dell’arrivo a Cartagena, da Napoli, della Virgen de la Caridad di Carmine di Lantriceni, ad un anno dalla trasposizione a Napoli del “Cristo morto” dello stesso Lantriceni in occasione delle celebrazioni di “Procida, capitale della cultura”; arrivo che sarà celebrato in Spagna il prossimo 17 aprile 2023.

La pubblicazione rappresenta l’ulteriore tappa del progetto dello stesso prof. Langella “Capolavori a confronto” che dallo scorso gennaio 2022 ha coinvolto dapprima la città di Napoli, poi l’isola di Procida e, infine, la città di Taormina; itinerario che l’autore Langella auspica  poter arricchire di ulteriori incontri in un rinnovato, virtuoso scambio tra le culture italiana e spagnola, nel solco della tradizione della durevole condivisione dei valori ideali della Fede e dell’Arte.

E proprio a sostegno di una sorta di “gemellaggio” tra le due culture mediterranee, il prossimo 17 aprile 2023 in Sicilia, d’intesa con l’assessorato alla Cultura di Taormina, la Prof.ssa Carla Santoro, Dirigente dell’I.C. “Ugo Foscolo” di Taormina e il Dott. Domenico Macaluso, Ispettore Onorario regionale dei Beni Culturali Regione Siciliana, che ha curato la prefazione della pubblicazione, sarà rievocata nelle scuole la drammatica odissea della Virgen de la Caridad in rotta per Cartagena, attraverso la lettura corredata dalle illustrazioni e dal commento musicale dell’Orchestra giovanile “Città di Taormina”.

Felice Meo…la mia vera passione è ridare vita a tutto ciò che viene dal passato.

“Affascinante”, scultura in ferro realizzata con materiale riciclato.  Ricevuto l’invito in nome di Annalisa, ho avuto immediatamente ‘l’illuminazione’ di associare la mia “Affascinante” ad Annalisa. Un giovane profilo di donna che guarda all’orizzonte, che “affascina” con la sua Bellezza, con la sua Armonia, con la  delicata ed elegante Forza, testimonianza di un processo di rigenerazione, sempre possibile se si guarda al futuro con costruttiva speranza. Una forma plasmata con materiale che da rifiuto è stato rigenerato a nuova vita, che dal vuoto e dall’ostile, dal no-sense, dall’inestetica, dall’informe, ha subito non una trasformazione, ma una rinascita che l’ha reso nuova indelebile testimonianza che c’è sempre una possibilità di assurgere a nuova vita.

Artista scultore della materia, Felice Meo è nato e vive a Casamicciola. La sua scultura  riflette il desiderio di un luogo primigenio ed intoccabile recuperando ciò che non è più. Magicamente le sue mani, guidate da una creatività primordiale che nasce dall’irrefrenabile esigenza di dar vita ai sogni, modellano sinuose opere che esprimono il suo grande amore per la vita espressa in tutte le sue forme. I materiali, plasmati secondo uno scrupoloso studio della materia riciclata, assumono forma attraverso la sapiente mescolanza di tecniche alchemiche.

Linee e forme sono dettate dalla sua straordinaria capacità di interpretare l’essenza del mondo che lo circonda, dando vita a sculture di ogni genere restituendo forma ai propri sogni con dolcezza e dignità, delicatezza e armonia. Tutto nella scultura dell’artista rievoca rigenesi, esprime generosità, amore e abbondanza attraverso l’arte del recupero che rispecchia appieno il concetto di trasformazione.

La sua passione è anche ecologica. Ama il riciclaggio: trasformare quello che è da buttare, ed è là inutile e dimenticato, in qualcosa di vivo. Lo trasforma nell’arte. Ed è molto particolare come si sia inventata la tecnica per raggiungere questo risultato. Lo vedo, in fotografia, usare una auto per schiacciare un pezzo di metallo e renderlo una lastra sottile, da poter sagomare. Frame Ars Artes/Le donne eleganti di Felice Meo viste di spalle 6 Marzo 2018

  • Numerose le mostre che hanno ospitato le sue opere, tra le quali:
  • FESTIVAL DELL’ARTE collettiva galleria la Bomboniniere Sanremo marzo 2021
  • Villa Bruno San Giorgio a Cremano 6 giugno 2021.
  • Mostra personale FORME DI LIBERTA’ patrocinata dal comune di Lacco Ameno e con la Scabec regione Campania, presso museo archeologico Pithecusae lacco ameno 25 giugno 2021.
  • Premio Modigliani Palazza Frau Spoleto luglio 2021.
  • Collettiva galleria Atelier Contrassegno Pozzuoli  settembre 2021.
  • Collettiva presso il Museo della scuola grande San Teodoro a Venezia 26 febbraio 2022.
  • Premio internazionale d’arte contemporanea a Brera,esposizione presso Made4art Milano.
  • L’ARTE CONTRO LA PAURA collettiva Palazzo Frau Spoleto ottobre 2022.
  • Ha partecipato a diverse collettive SIS nell’ambito della Regione Campania.
  • Ciclicamente vengono installate sue sculture in ferro di grandi dimensioni nel borgo di Ischia Ponte.

L’artista Maria Rita De Fraia omaggia Giambattista Basile donando al Museo “La Rocca delle Fiabe” di Sant’Agata Feltria (RN) quindici dipinti da Lei realizzati dedicati alla favola “La Gatta Cenerentola”

L’artista Maria Rita De Fraia omaggia Giambattista Basile donando al Museo “La Rocca delle Fiabe” di Sant’Agata Feltria (RN) “La Gatta cenerentola e le altre”, ciclo di quindici dipinti da Lei realizzati e dedicati alla favola “La Gatta Cenerentola”, tratta da “Lo Cunto de li Cunti” o “Pentamerone”.

“L’amore per le fiabe e in particolare quelle di Giambattista Basile, lo devo alla nonna Rosa. Figura predominante della mia infanzia, lei stessa era protagonista di un sapere antico: quello delle erbe medicinali e di lente nenie guaritrici fatte di parole ancestrali mai più udite. Mi scoprii pittrice quando con un bastoncino di liquirizia feci un murales in cucina all’età due anni. Unendo le due cose, col tempo ho concretizzato sulla tela i miei due amori, e dipinto quindici tavole illustranti le fiabe. L’opera di misura maggiore, un metro per ottanta, ritrae una Cenerentola dallo sguardo malizioso e accattivante (una mia amica di nome Anna), che rivolge i suoi favori a un giovane timoroso e affascinato (Alfredo, amico di mio figlio). Tutti i personaggi ritratti sono persone reali. Le ambientazioni, le suppellettili e i costumi sono stati studiati per adeguarli al milleseicento. Le altre raffigurazioni misurano cinquanta per settanta centimetri. La tecnica adoperata è olio su tela; le opere sono prodotte in originale e in copia unica. Le ho donate perché tutte assieme possano testimoniare la grandezza del maggiore favolista europeo, il nostro Giambattista Basile.”

Maria Rita De Fraia, medico chirurgo specializzato in malattie infettive, amante degli animali, in particolare dei gatti, collaboratrice UNICEF per otto anni e tuttora molto impegnata nel mondo del volontariato, soprattutto a supporto dell’infanzia, è un’artista poliedrica, scrittrice e pittrice. Ha scritto vari libri, tra i quali “La Gatta Cenerentola e le altre.  Fiabe tratte da “Il Pentamerone” di Giambattista Basile”, Edizioni Ziino, da lei stessa illustrato, Piccole storie dell’imposssibile, Guida editori, e recentemente, con lo pseudonimo di Indy Jons, il gatto protagonista del libro,  “Io Confesso. Prima vita Di un gatto europeo”, Europa Edizioni.

Pittrice autodidatta, protagonista di numerose  mostre nazionali ed internazionali, le sue opere sono in musei, enti pubblici, chiese e collezioni private.

Attenta all’ambiente e al “riciclo”, ha recentemente  creato   le Cloe Poupée, bambole “ecologiche” realizzate interamente  a mano con materiali riciclati (scampoli di stoffa, di lana, bottoni) accompagnate da un loro quadretto.  “Il nome Cloe è  quello di una discepola di San Paolo e deriva dal greco Khloe, che era anche il nome della dea Demetra, e significa germoglio; Poupée, bambola in francese, ha dato origine al napoletano Pupatella (la bambola di pezza).”  Un “ritorno al passato” che guarda al futuro.

Rocca Fregoso e il Museo ‘La Rocca delle Fiabe’ a Sant’Agata Feltria Rocca Fregoso è il monumento simbolo di Sant’Agata Feltria, situato su una rupe a strapiombo per tre quarti sulla Valle del Savio. Costruita presumibilmente attorno all’anno mille dalla famiglia Cavalca dei Conti di Bertinoro, venne radicalmente trasformata dai Montefeltro nel Quattrocento. Federico da Montefeltro ne commissionò infatti l’ammodernamento al famoso architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini.  Da baluardo bellico, la Rocca divenne dimora principesca con il matrimonio tra il nobile Agostino Fregoso e la figlia di Federico da Montefetro, Gentile Feltria. Venne abbellita con opere d’arte al suo interno assumendo grande eleganza, in contrasto con l’aspetto militare esterno che però perse definitivamente tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento, quando la Rocca venne sopraelevata di almeno due livelli sopra le merlature quattrocentesche per la realizzazione del piano nobile. Anche internamente venne ridefinita con l’aggiunta di scale, opere d’arte, soffitti a cassettoni, grandi camini rinascimentali, una cappella con affreschi del Cinquecento. 

Nel 1660 il Castello tornò sotto il dominio della Chiesa, e nel 1781 venne trasformato in convento, con la costruzione della Chiesa di San Francesco della Rosa. Negli ultimi due secoli divenne poi Convento dei Frati Minori Conventuali, scuola superiore, prigione, Pretura ed infine abitazione civile. Nel 1835 Rocca subì il crollo della parte alta del Mastio Maggiore, così come si può notare oggi. Ben conservato è invece il torrioncino di Simonetto Fregoso, dove si trova la cappella.  Nel 1961, il distacco di un enorme masso roccioso alto 30 metri richiese un intervento di restauro, che terminò soltanto nel 1974, quando venne istituito un Museo con i documenti dell’archivio storico del rettorato Agatense, mobili e oggetti rari del primo ‘900 e una collezione di opere grafiche. L’ultimo restauro risale al 2005, quando restò chiusa per circa 2 anni.

Oggi la Rocca è sede del Museo permanente “La Rocca delle Fiabe”, ideato dal Professor Antonio Faeti, santagatese di origini, docente di Storia della letteratura per l’infanzia all’università di Bologna, pedagogista di fama mondiale e grande esperto di grammatica della fantasia. “La Rocca delle Fiabe” si propone come un’accademia della fiaba del tutto inedita nel panorama nazionale; un’idea che nasce dall’intenzione di far divenire Sant’Agata Feltria – come proposto dall’illustre Professor Faeti – capitale del fiabesco. Partendo dalla sala introduttiva con le proiezioni dei momenti cruciali del mondo fiabesco e i ritratti dei favolisti delle varie epoche, si prosegue con le quattro stanze dedicate alla fiaba:

  • “Scarpe, Scarpine, Scarpette”, con Cenerentola povera ed altri personaggi femminili perseguitati, dove è custodita all’interno di una teca la famosa scarpetta donata dal Museo Salvatore Ferragamo;
  • “Il Solitario Castellano”, immerso nella sua triste solitudine;
  • “Il Viaggiatore Incantato”, con oggetti, immagini e filmati accuratamente selezionati che vi condurranno attraverso il tema della fiaba nel viaggio a bordo di un bellissimo veliero;
  • “Fanciulli nella Foresta”, dove potrete vivere la magia dell’ascolto della fiaba e scoprire immagini e descrizioni fiabesche mediante un grande tavolo touch-screen.
  • All’ingresso del Museo, un bookshop con libri ed oggetti a tema, oltre ad un angolo per il ristoro.
  • Presso la biblioteca virtuale è possibile sfogliare un prestigioso volume di fiabe. Rocca Fregoso e il Museo ‘La Rocca delle Fiabe’ a Sant’Agata Feltria
    • SANT’AGATA FELTRIA (RN)
  • Via Sotto la Rocca
  • Orari: Da Mercoledì a Domenica: 10:00-12:00 / 15:30-18:30. Lunedì e Martedì chiuso. Chiuso da Gennaio a Marzo
  • Rocca Fregoso e il Museo ‘La Rocca delle Fiabe’ a Sant’Agata Feltria

Il Tempo delle Donne – PREMIO SGUARDO DI DONNA 2022

Il Tempo delle Donne – presenta la mostra: Il Tempo delle Donne chiama le artiste del mondo al “PREMIO 2022 SGUARDO DI DONNA” per la non violenza, dal 23 al 26 Novembre 2022 – Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19, Roma – Italia

In occasione del 25 Novembre, Giornata contro la Violenza sulle Donne, l’Associazione “Il Tempo delle Donne” presenta la mostra “PREMIO 2022 SGUARDO DI DONNA” per la non violenza, con la quale vogliamo ribadire il diritto delle donne ad un lavoro dignitoso.

Diciamo insieme no alla violenza e alla discriminazione sul lavoro delle donne, che si aggrava se pensiamo alle donne immigrate sul territorio italiano, soffrendo una doppia discriminazione. Dall’impiego più remunerato al più umile, ogni giorno c’è una donna che viene sfruttata e svalorizzata per il proprio lavoro, nonostante la professionalità, l’impegno e i sacrifici per la propria formazione. È ora di sfondare il cosiddetto “Tetto di Cristallo” e il “Gender Pay Gap”; a parità di competenze e formazione, alle donne viene negata nella maggior parte dei casi, la possibilità di ricoprire ruoli dirigenziali. Diciamo NO al lavoro sottopagato e NO alla disparità di retribuzione per il lavoro svolto.

“Le donne appartengono a tutti i luoghi in cui vengono prese le decisioni. … Non dovrebbero essere l’eccezione.” Ruth Bader Ginsburg

La storia dell’umanità ci mostra come l’arte abbia contribuito ai grandi cambiamenti, non solo a tramandarla ma anche trasformarla, al volere dei pochi. Ma il 2022 è l’anno della maggioranza, di noi donne, è Il Tempo delle Donne.

“… Il cambiamento più emozionante, destabilizzante e stimolante della storia umana è che finalmente noi donne siamo dentro… Siamo qui ora, le donne sono nel mondo e non ci lasceremo intimidire” Meryl Streep

Il periodo storico in cui viviamo, ci ha dimostrato che sono le donne a caricare il peso del lavoro di cura; pandemia covid-19 = perdita del lavoro e dell’autonomia finanziaria, che penalizzano l’autodeterminazione delle donne. La pandemia ha allargato il problema della disparità di genere: i dati ISTAT ci dicono che su 101mila nuovi disoccupati, 99mila sono donne.

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.” Rita Levi-Montalcini

Se vogliamo contribuire a un indomani diverso, meritocratico e nel rispetto dei diritti delle donne è il tempo di creare, attraverso le fotografie e le pitture l’immagine del mondo come vorremmo che fosse. È il momento di denunciare gli episodi di disuguaglianza, che aumentano la discriminazione e contribuiscono a minare l’autostima della donna.

Vi invitiamo a creare la storia dell’arte femminile in Italia, unendovi alla nostra corrente artistica di pace internazionale; dall’Italia per il mondo. Mostra d’arte collettiva internazionale. In questa esposizione si mettono in mostra le 20 opere che saranno selezionate dalla giuria per il Premio 2022 Sguardo di Donna per la non violenza.

Saranno in mostra inoltre un’opera selezionata dal pubblico e diverse opere delle artiste internazionali invitate. La mostra vuole rendere onore alle eroine dominicane le Sorelle Mirabal, che sono state torturate e uccise nel 1960, e altrettante donne di tutto il mondo che oggi soffrono e combattono per i loro diritti, come le nostre sorelle Ukraine.

“Si me matan, sacaré los brazos de la tumba y seré más fuerte”.
“Se mi uccidono, tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte”.
Minerva Mirabal

Saranno coinvolte scuole primarie (classe quinta) secondarie e superiori. Iscriviti!! aperto a tutte le donne senza limiti di età e provenienza.

  •  Sezioni:
  • 1- Pittura  
  • 2- Fotografia  
  • 3- Foto smartphone

“Magari un giorno ci riabbracceremo un modo diverso, in un abbraccio di sorellanza.” Rita Valenzuela, Il Tempo delle Donne

Taormina, Palazzo Duchi di Santo Stefano, 26 Maggio 2022 ore 17,00: “La favola del principe di Sansevero” di Elviro Langella

Dopo Napoli – Palazzo Venezia il 30 gennaio 2022 e Procida – Congrega dei Turchini il 23 aprile 2022, la presentazione del libro “La favola del principe di Sansevero” di Elviro Langella (Opus Minimum) con la contestuale mostra delle illustrazioni del volume avrà luogo nella splendida Taormina.

Ad aprire l’incontro, la proiezione del video “DINANZI AL CRISTO DEI MISTERI DI PROCIDA” – omaggio a Enrichetta Capobianchi, interprete unica del canto antico dei Misteri di Procida.

Seguiranno:

  • i saluti istituzionali del Sindaco di Taormina Mario Bolognari,
  • e l’introduzione di Francesca Gullotta, assessore alla Cultura e Beni Culturali, ai Servizi Sociali, e alla Pubblica Istruzione del Comune di Taormina.
  • L’autore del libro Elviro Langella presenterà il progetto “La Favola del Principe di Sansevero”, mentre la proiezione a commento ne illustrerà gli obiettivi diversificati in funzione delle tappe programmate (Napoli, Procida, Taormina, Roma, Torino).
  • Carla Santoro, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo” di Taormina, offrirà il commento al libro con un linguaggio accessibile ad un pubblico di giovanissimi e con esempi di efficace ricaduta didattica.
  • Mimmo Macaluso, Ispettore Onorario Beni Culturali Regione Siciliana, sottolineerà l’aspetto scientifico degli studi del principe di Sansevero evidenziando l’atteggiamento al contempo di ammirazione e di diffidenza espresso nei confronti di Raimondo di Sangro nel ‘700, nell’ ‘800 e persino ai giorni nostri, con particolare riguardo alla Cappella Sansevero di Napoli.

L’evento, patrocinato dal Comune di Taormina, è parte del progetto “La favola del principe di Sansevero”. elvirolangella.com

MediTerranei. #i #Territori – Bandiere Blu: le località premiate per il 2022

Regione per regione e provincia per provincia, l’elenco dei 210 Comuni (mare e/o lago) che hanno ottenuto quest’anno la Bandiera Blu 2022 assegnata dalla Foundation for Environmental Education (FEE)

  1. Piemonte Provincia di VERBANO-CUSIO-OSSOLA:
  2. Cannobio e Cannero Riviera;
  3. provincia di NOVARA: Gozzano.
  1. Lombardia Provincia di BRESCIA: Gardone Riviera.
  1. Trentino alto adige Provincia di TRENTO: Bedollo, Baselga di Pine’, Pergine Valsugana, Tenna, Calceranica al Lago, Caldonazzo, Lavarone, Levico Terme, Sella Giudicarie, Bondone.
  1. Liguria Provincia di IMPERIA: Bordighera, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, San Lorenzo al Mare, Imperia, Diano Marina
  2. Provincia di SAVONA: Ceriale, Borghetto Santo Spirito, Loano, Pietra Ligure, Finale Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze
  3. Provincia di GENOVA: Camogli, Santa Margherita Ligure, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Moneglia;
  4. Provincia di LA SPEZIA: Framura, Bonassola, Levanto, Lerici, Ameglia
  1. Toscana Provincia di MASSA – CARRARA: Carrara, Massa
  2. Provincia di LUCCA: Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio
  3. Provincia di PISA: Pisa
  4. Provincia di LIVORNO: Livorno, Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino, Marciana Marina;
  5. Provincia di GROSSETO: Follonica, Castiglione della Pescaia, Grosseto
  1. Friuli Venezia Giulia Provincia di GORIZIA: Grado
  2. Provincia di UDINE: Lignano Sabbiadoro
  1. Veneto Provincia di VENEZIA: San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia, Chioggia;
  2. Provincia di ROVIGO: Rosolina, Porto Tolle
  1. Emilia Romagna Provincia di FERRARA: Comacchio;
  2. Provincia di RAVENNA: Ravenna, Cervia
  3. Provincia di FORLI’ – CESENA: Cesenatico, San Mauro Pascoli
  4. Provincia di RIMINI: Bellaria Igea Marina, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica.
  1. Marche Provincia di PESARO – URBINO: Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo
  2. Provincia di ANCONA: Senigallia, Ancona, Sirolo, Numana
  3. Provincia di MACERATA: Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche
  4. Provincia di FERMO: Fermo, Altidona, Pedaso
  5. Provincia di ASCOLI PICENO: Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto.
  1. Abruzzo Provincia di TERAMO: Martinsicuro, Alba Adriatica,Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi
  2. Provincia di PESCARA: Pescara
  3. Provincia di CHIETI: Francavilla al Mare, Fossacesia,Vasto, San Salvo
  4. Provincia di L’AQUILA: Villalago, Scanno.
  1. Molise Provincia di CAMPOBASSO: Campomarino.
  1. Lazio Provincia di ROMA: Trevignano Romano, Anzio
  2. Provincia di LATINA: Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Fondi, Sperlonga, Gaeta, Minturno.
  1. Campania Provincia di NAPOLI: Vico Equense, Piano di Sorrento, Sorrento, Massa Lubrense, Anacapri
  2. Provincia di SALERNO: Positano, Capaccio, Agropoli, Castellabate, Montecorice, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Camerota, Ispani, Vibonati
  1. Basilicata Provincia di POTENZA: Maratea
  2. Provincia di MATERA: Bernalda, Pisticci, Policoro, Nova Siri
  1. Puglia Provincia di FOGGIA: Rodi Garganico, Peschici, Zapponeta
  2. Provincia di BARLETTA – ANDRIA – TRANI: Margherita di Savoia, Bisceglie
  3. Provincia di BARI: Polignano a Mare, Monopoli
  4. Provincia di BRINDISI: Fasano, Ostuni, Carovigno
  5. Provincia di TARANTO: Castellaneta, Maruggio, Ginosa
  6. Provinciadi LECCE: Melendugno, Castro, Salve, Ugento, Nardò
  1. Calabria Provincia di COSENZA: Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro, Diamante, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, Villapiana
  2. Provincia di CROTONE: Ciro’ Marina, Melissa, Isola di Capo Rizzuto
  3. Provincia di CATANZARO: Sellia Marina, Soverato
  4. Provincia di VIBO VALENTIA:Tropea
  5. Provincia di REGGIO CALABRIA: Caulonia, Roccella Jonica, Siderno.
  1. Sicilia Provincia di MESSINA: Alì Terme, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Lipari, Tusa
  2. Provincia di AGRIGENTO: Menfi
  3. Provincia di RAGUSA: Modica, Ispica, Pozzallo, Ragusa.
  1. Sardegna Provincia di SASSARI: Badesi, Castelsardo, Sorso, Sassari, Santa Teresa Gallura, Aglientu, Trinità d’Agultu e Vignola, La Maddalena, Palau, Budoni
  2. Provincia di ORISTANO: Oristano
  3. Provincia di NUORO: Tortolì, Bari Sardo
  4. Provincia di CAGLIARI: Quartu Sant’Elena
  5. SUD SARDEGNA: Sant’Antioco. agi.itagi.it

Procida Capitale Italiana della Cultura 2022: “Echi delle distanze”

A Procida Capitale Italiana della Cultura sono in arrivo musicisti da isole di tutto il mondo:

  • Taiwan,
  • Mauritius,
  • Madagascar,
  • Marshall Islands,
  • Tahiti,
  • Papua Nuova Guinea,
  • Australia,
  • Sardegna,
  • Sicilia,
  • Creta.

Il 3 maggio parte la rassegna “Echi delle distanze” con una rappresentativa di artisti e attivisti dall’Oceano Pacifico e Indiano. E tra maggio, giugno, fine agosto e settembre, prenderà forma un vero e proprio arcipelago di concerti, laboratori e incontri capace di esaltare il tema ‘La cultura non isola’ tra spiagge, giardini, belvedere, moli e piazzette. “L’isola è oggi più che mai modello delle culture contemporanee, l’altrove per eccellenza – spiega infatti il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – Nasconde tesori o è meta di fuga, espediente di ricerca della felicità”. Si chiama Small Island Big Songla piattaforma che raccoglie musicisti, artisti e attivisti provenienti da isole dell’Oceano Pacifico e Indiano a rischio di spopolamento e scomparsa per l’innalzamento del livello del mare. Atteso sul fronte del clima l’intervento di Selina Leem, classe 1997, già ambasciatrice delle Isole Marshall nel film “Before the Flood” prodotto da Leonardo DiCaprio, la più giovane oratrice alla COP21 per l’Accordo di Parigi. Tra i tanti appuntamenti anche un set acustico all’alba (5 maggio) sulla Spiaggia della Lingua con le sonorità ancestrali delle isole Mauritius (la cantautrice e attivista Emlyn) che intrecciano quelle di Taiwan (la cantante e bassista Putad, la cui vocalità unisce le antiche tradizioni del popolo Amis con una ruvida attitudine rock.

E ancora,

  • i concerti di Sauljaljui,(Taiwan),
  • il malgascio Sammy,
  • la violoncellista canadese Julia Kent.
  • Il 4 giugno sbarcherà l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, collettivo franco/svizzero.
  • Tra fine agosto e inizio settembre, attesi l’olandese Yuri Landman, Paolo Angeli, , Teho Teardo,
  • chiusura dal 16-18 settembre, con Alfio Antico la musica cretese della famiglia Xylouris.

“Siamo lontani dalle regole del mainstream e del mero intrattenimento – sottolinea Marco Stangherlin, curatore della rassegna e titolare di Wakeupandream – con un cartellone che sfugge alla logica effimera e verticale dei grandi eventi”.

  • .ilmattino.it – Procida 2022, musicisti da tutto il mondo per il «climate change» In alcuni tra gli angoli più belli di Procida, sono in programma incontri, laboratori e concerti. Il 4 e 5 maggio saranno dedicati all’approfondimento delle questioni ambientali che vedono queste isole in prima linea, con interventi di Selina Leem e degli artisti della piattaforma, che saranno anche protagonisti di workshop sulla costruzione di strumenti musicali con i rifiuti di plastica recuperati sull’isola di Procida (4 maggio) e sulle danze tradizionali delle isole austronesiane (6 maggio); tra i concerti ricordiamo il set acustico all’alba (5 maggio) sulla spiaggia della lingua con le sonorità ancestrali delle isole Mauritius (la cantautrice e attivista Emlyn) che intrecciano quelle di Taiwan (la cantante e bassista Putad, la cui vocalità unisce le antiche tradizioni del popolo Amis con una ruvida attitudine rock); e ancora, il set solista di Charles Maimarosia (4 maggio) da A’re’A’re (Isole Salomone) che suona flauto di pan, chitarra e canti tradizionali e trasporta l’ascoltatore in un viaggio spirituale nella cultura ancestrale di cui è portavoce; per arrivare al concerto collettivo del 7 maggio alla Marina Grande, dove canti, danze e groove oceanici interagiranno con le immagini del film/documentario dedicato al progetto «Small Island Big Song» a cura del filmmaker e produttore australiano Tim Cole. La prima settimana di «Echi delle Distanze» si conclude l’8 maggio con la violoncellista canadese Julia Kent, che si esibirà in un concerto speciale ispirato alla sua (premiata) colonna sonora per il film austriaco «Stories from the sea». Il film – storia di tre donne e del loro rapporto con il Mediterraneo – sarà proiettato dopo il live, alla presenza della regista Jola Wiezcorek. La rassegna proseguirà con appuntamenti il 4 giugno e tra fine agosto e settembre (in particolare, il 2 e 3 sono attesi Paolo Angeli e Teho Teardo e tra 16 e 18 settembre Alfio Antico e il leggendario Psarantonis, da Creta). Le voci «L’isola è oggi più che mai modello delle culture contemporanee, l’altrove per eccellenza – spiega il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – Nasconde tesori o è meta di fuga, espediente di ricerca della felicità. Attraverso il lavoro di sperimentazione e condivisione di alcuni tra i più straordinari musicisti del mondo esploreremo, dall’osservatorio di Procida 2022, questo privilegiato regno di doppi: apertura/chiusura, accoglienza/esclusione, libertà/reclusione, legame/distanza. Il nostro sarà, in linea con l’intero progetto di Procida Capitale, un laboratorio di felicità sociale aperto ai cittadini, residenti o temporanei, per lanciare messaggi di sostenibilità, integrazione e apertura al mondo».
  • Il Mattino – Procida 2022, la violoncellista Julia Kent in concerto a Casale Vascello Il mare e le sue storie, tra musica e identità: la violoncellista e compositrice canadese Julia Kent, di base a New York, conclude con un grande concerto gratuito, in programma domenica 8 maggio a Casale Vascello a partire dalle 21.30, la prima settimana della rassegna “Echi delle distanze” per Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

MediTerranei. #Suoni. L’infinitamente piccolo – Angelo Branduardi

L’infinitamente piccolo è un album del cantautore italiano Angelo Branduardi, pubblicato nel 2000.

Nel disco, il musicista lombardo ha messo in musica la storia di san Francesco d’Assisi. Tutti i testi sono curati da Luisa Zappa e sono basati sulle fonti francescane.

Tracce
  1. Il cantico delle creature – 3:35
  2. Il sultano di Babilonia e la prostituta (cantata con Franco Battiato) – 5:25
  3. Il lupo di Gubbio – 3:58
  4. Audite poverelle (con Nuova Compagnia di Canto Popolare) – 3:06
  5. Divina Commedia, Paradiso, Canto XI – 4:42
  6. Il trattato dei miracoli – 4:02
  7. Nelle paludi di Venezia Francesco si fermò per pregare e tutto tacque (con Madredeus) – 3:49
  8. La regola – 3:30
  9. La predica della perfetta letizia – 4:33
  10. La morte di Francesco (con I Muvrini) – 5:35
  11. Salmo (diretta da Ennio Morricone) – 3:14

Al disco è seguito un lungo tour europeo che continua tuttora sotto varie versioni tra cui La lauda di Francesco: un viaggio in musica che ripercorre la vita del santo di Assisi, che la Chiesa celebra il 4 ottobre, raccontata dallo stesso cantautore con l’ausilio di attori, ballerini e mimi.

Formazione

L’album nasce da una commissione francescana, accettata invero con qualche dubbio da Branduardi. Evidentemente però, e lo testimonia la musica, l’artista è stato ispirato dai testi del frate umbro. Utilizzando un vasto repertorio di strumenti, in particolare percussivi, Branduardi crea delle ballate rock dal fascino immediato e mai banale. La voce particolarmente dal vivo, le registrazioni non rendono pienamente giustizia a Branduardi, è calda e unica riuscendo a fondere le parole nel dettato musicale con esiti di alta comunicatività poetica. Tutte le canzoni sono immediatamente orecchiabili ma non esauriscono mai la loro carica evocativa al primo ascolto. Particolarmente riuscito il “Cantico delle creature”, “La regola” e “Audite Poverelle” per il loro ritmo incalzante e l’uso originale delle percussioni. L’Album vanta la collaborazione di grandi artisti come Ennio Morricone, Franco Battiato, la Nuova Compagnia di Canto Popolare e il gruppo portoghese dei Madredeus.

Nella seconda parte del concerto Branduardi si concede, come prassi, ai suoi cavalli di battaglia facendo andare in delirio il suo pubblico. Accanto alla “Pulce d’Acqua”, “La Fiera dell’est” e “Si può fare” però aggiunge anche alcune canzoni intimiste per cui si accompagna solamente con la chitarra ribadendo, se ce ne fosse bisogno, la sua vocazione di menestrello. https://www.operateatro.it/it/Recensioni-Cultura-e-musica/Branduardi-LInfinitamente-Piccolo

Io, straniero ai miei fratelli,
pellegrino per mia madre,
ho guardato
ma non c’era chi potesse
consolarmi… 
Il fascino di Francesco si nutre anche delle sue debolezze: 
ne conosciamo la grande solitudine che ce lo fa apparire vicino a noi 
proprio perchè diverso dalle irreali figure mistiche di cui l’agiografia abbonda.

L’INCONTRO CON FRANCESCO (SAN) – Presenza d’obbligo di tutti i suoi concerti, le canzoni su testi francescani dell’album L’infinitamente piccolo. «Uscì nel 2000, da allora ha continuato a vendere senza mai fermarsi. Credo che ormai sia il mio album più venduto. E pensare che quando lo presentai, a Milano, al teatro Smeraldo, mi guardavano come un pazzo. Era giugno, mi dicevano: vedrai che ci saranno al massimo trecento paganti in costume da bagno. Si sbagliavano di grosso. C’era una tale ressa fuori del teatro che ci vollero i carabinieri. Del resto, il mio incontro con Francesco era atteso, stava nella logica delle cose, nel mio percorso». Perché San Francesco? «Ma, intanto, chi era Francesco? Le due immagini più frequentate sono, da un lato, quella del ribelle, un antesignano della teologia della liberazione, una sorta di Frate Mitra. L’altra è quella del giullare di Dio, del menestrello un po’ pazzo, come nel film di Rossellini. Dei film su Francesco a me, detto fra parentesi, ne piace uno solo, il secondo di Liliana Cavani, con Mickey Rourke. Questi due stereotipi non mi hanno mai convinto. Io però non volevo neppure fare un Francesco per devoti e pellegrini. Cosa che nemmeno richiedevano i francescani di Assisi: a loro interessava una figura in grado di parlare a tutti, non solo inter nos, per i fedeli e basta. C’era poi anche il problema dei testi, che io volevo rispettare integralmente, senza alterare o adattare nemmeno una parola. Insomma è stato un gran lavoro, ma il pubblico lo ha capito». «Certo, Francesco è una figura complessa, uomo di pace e non violento ma non pacifista come si dice oggi; uomo di mediazione, che va a parlare con il Sultano; uomo che non vuole rompere con la Chiesa, magari per riformarla dall’interno ma senza drastiche fratture. E poi, quel suo Cantico delle creature non è una cosa da volemose bene. È un’opera profondissima, che echeggia le più antiche cosmogonie che parlano di un canto incrociato fra creatore e creature, in uno scambio di suono e luce. Qualcosa che fa pensare ai riti degli sciamani. Per questo c’è voluto molto tempo per comporre quest’opera».

MediTerranei. #Sogni, #Scelte, #Sapori, #Suoni. “Il bacino del Mediterraneo”

Il bacino del Mediterraneo è un’area geografica riferita agli stati che si affacciano sul Mar Mediterraneo; nella biogeografia ci si riferisce invece alle nazioni che possiedono un clima mediterraneo, e quindi con ecosistemi adatti a questo clima. Il bacino del Mediterraneo è compreso fra le terre emerse di tre continentiEuropaAsia ed Africa, ha forma allungata in direzione est-ovest e si estende dall’Europa alla parte occidentale dell’Asia, comprendendo la penisola dell’Anatolia, con l’eccezione della parte centrale con clima differente.

L’Europa costituisce il bordo settentrionale del bacino, con tre penisole: l’iberica, l’italiana e la balcanica che si protendono nel bacino mediterraneo e posseggono clima corrispondente. Queste tre penisole sono separate dall’Europa centrale da sistemi montuosi come i Pirenei, che dividono la Spagna dalla Francia, le Alpi, che separano l’Italia dall’Europa centrale, e i Monti Balcani, che separano la penisola balcanica dal clima continentale formatisi nel corso dell’orogenesi alpina. Il bacino è delimitato meridionalmente dalle coste settentrionali africane, tra queste la regione del Maghreb che è separata dal deserto del Sahara dalla catena montuosa dell’Atlante.

Gli stati che vi si affacciano sono:

  1. Gibilterra (Regno Unito)
  2. Spagna
  3. Francia
  4. Monaco
  5. Italia
  6. Malta
  7. Slovenia
  8. Croazia
  9. Bosnia ed Erzegovina (Neum)
  10. Montenegro
  11. Albania
  12. Grecia
  13. Turchia
  14. Cipro
  15. Cipro del Nord
  16. Akrotiri e Dhekelia, tre tratti di costa separati (Regno Unito)
  17. Siria
  18. Libano
  19. Israele
  20. Palestina (Striscia di Gaza)
  21. Egitto
  22. Libia
  23. Tunisia
  24. Algeria
  25. Marocco tre tratti di costa separati dalle Plazas de soberanía spagnole

C’è un mare Mediterraneo, un bacino che unisce una decina di paesi. Gli uomini che strepitano nei caffè concerto in Spagna, quelli che gironzolano nel porto di Genova, sui moli di Marsiglia, la razza curiosa e forte che vive sulle nostre coste, provengono tutti dalla stessa famiglia. Quando si viaggia in Europa, scendendo verso l’Italia o la Provenza si ritrovano con un sospiro di sollievo uomini sbracati e quella vita intensa e colorata che ben conosciamo. Ho passato due mesi in Europa centrale, dall’Austria alla Germania, a chiedermi da dove venisse la strana angustia che mi pesava addosso, l’inquietudine sorda che mi abitava. Di recente l’ho capito. Tutti erano sempre abbottonati fino al collo. Non sapevano lasciarsi andare. Non conoscevano la gioia, così diversa dal riso. (Albert Camus)

Che il Mediterraneo sia | la fortezza ca nun tene porte | addo’ ognuno po’ campare | d’a ricchezza ca ognuno porta, | ogni uomo con la sua stella | nella notte del dio che balla | e ogni popolo col suo dio | che accompagna tutti i marinai | e quell’onda che non smette mai. (Eugenio Bennato)

Sono convinto che mai come oggi, pur vivendo in contesti sempre più dilatati, nei quali i contatti sono velocissimi, per resistere non dobbiamo mai abbandonare le nostre radici. Per diventare internazionali, dobbiamo appartenere a un Paese. Quel Paese, per me, è il Mediterraneo, che è sterminato patrimonio di culture e di visioni. (Mimmo Paladino)

Il Mediterraneo è una grande patria, una dimora antica. A ogni mia nuova visita me ne accorgo con evidenza sempre maggiore. Che esista anche nel cosmo, un Mediterraneo? (Ernst Jünger)

  • Various – Mediterranean
  • Etichetta: Travelogue – TRAVCD004
  • Formato:
  • CD, Compilation
  • Uscita: 2002
  • Genere: Folk, World, & Country
Riccardo Tesi & Banditaliana - Argento album cover
Etichetta:Visage Music – VM 3020
Formato:CD, Album
Paese:Italy
Uscita:
Genere:Folk, World, & Country

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