Domenica 26 gennaio 2020 ore 10,00, Visita al Sepolcreto Imbriani Poerio, presso il Cimitero di Pomigliano d’Arco

Domenica 26 gennaio alle ore 10,00, Visita al Sepolcreto Imbriani Poerio, presso il Cimitero di Pomigliano d’Arco (Via Guglielmo Marconi, 138).

L'immagine può contenere: testo

La Cappella Imbriani Poerio è stata dichiarata Monumento Nazionale con R. D. n.° 65 del 23 gennaio 1930. 

  • La Fondazione Vittorio Imbriani,
  • l’Assessorato alla Cultura di Pomigliano d’Arco,
  • l’Assessorato alla Cultura del Comune di Montesarchio, 
  • il Comitato Provinciale di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano,
  • l’Associazione Culturale Alessandro Poerio,
  • la Società Napoletana di Storia Patria,
  • il Museo Nazionale del Sannio Caudino,
  • il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali e
  • il Nuovo Monitore Napoletano

Organizzano per domenica 26 gennaio, alle ore 10.00, una “Visita guidata” al Monumento situato nel Cimitero di Pomigliano d’Arco, con un successivo momento di approfondimento presso la Sala delle Capriate de “La Distilleria – Culture District” di Via Roma a Pomigliano d’Arco.

  • Tra i partecipanti saranno presenti:
  • Franca Trotta, Assessore alla Cultura del Comune di Pomigliano d’Arco;
  • Morena Cecere, Assessore alla Cultura del Comune di Montesarchio;
  • Elio Caiazzo, Presidente della Fondazione Vittorio Imbriani;
  • Ferdinando Creta, Direttore del Museo Archeologico del Sannio Caudino;
  • Anna Poerio, Presidente dell’Associazione Culturale Alessandro Poerio e Vicepresidente per il Sud del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali;
  • Nicola Terracciano, Presidente del Comitato Provinciale di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano;
  • Antonella Orefice, Direttrice del Nuovo Monitore Napoletano;
  • Paolo Guerriero, Presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana – Sezione di Napoli;
  • Biagina Laudanna, Presidente dell’Associazione Ideacolo;
  • Silvana Guida, Blu Parthenope Eventi.

La Cappella Gentilizia custodisce i resti di Carlo Poerio, di Giuseppe Poerio e della moglie Carolina Sossigergio, di Paolo Emilio Imbriani con la moglie Carlotta Poerio ed i loro figli Vittorio, Giorgio, Matteo Renato Imbriani Poerio, illustri esponenti della Famiglia di Patrioti, che nel giudizio di Benedetto Croce rappresenta“una famiglia insigne, tra quelle italiane del Risorgimento, per costanza di pensieri e per incessante fervore di opere e di sacrifici nelle sue tre generazioni, ma soprattutto per la profonda interiorità morale del suo abito di vita, per la schiva austerità del suo alto sentire.”

Visita al Sepolcreto Imbriani Poerio, Monumento Nazionale

Carlo Poerio, Patriota liberale del Risorgimento

#RACCONTAMIUNASTORIA. FIGURACCE, antologia a cura di Niccolò Ammaniti

Durante una cena estiva, dopo aver bevuto un po’, otto scrittori cominciano a confessarsi le peggiori figuracce della loro vita. Cose che il giorno dopo, da sobrio, vorresti non solo non aver raccontato, ma soprattutto mai aver vissuto. E invece dopo qualche tempo Niccolò Ammaniti li chiama e dice: avete il coraggio di scriverle? Da qui nasce un’antologia divertente, autodelatoria e un po’ folle. Sono storie di lavoro, d’amore, di incontri sbagliati in cui viene fuori che le figuracce sono svolte esistenziali e come le cicatrici ci ricordano chi eravamo e cosa siamo diventati. Autori: Niccolò Ammaniti, Diego De Silva, Paolo Giordano, Antonio Pascale, Francesco Piccolo, Christian Raimo, Elena Stancanelli, Emanuele Trevi.

Figuracce
Figuracce, frasi [autori vari]
  • Niccolò Ammaniti // Se sei solo le figuracce non esistono – I timidi sono più sensibili alle figuracce.
  • Francesco Piccolo // Tutta la vita a Berlino – …tu sei in un angolo della festa e speri che almeno qualcuno si ricordi di salutarti, prima di sparire nelle notti di amore ed euforia.
  • Elena Stancanelli // CappelliUn romanzo, una volta pubblicato, diventa quello che vuole. Viene letto, interpretato, insultato, amato da altri.
  • Christian Raimo // ilmiolibro.it ovvero come sono diventato uno scrittoreChe si tratti di essere medici, insegnanti, genitori, astronauti, eremiti. O scrittori.
  • Emanuele Trevi // La cosa veraCome ho già accennato, io sono un mezzo idiota. E con l’altra metà di me stesso, cerco di fare in modo che gli altri non se ne accorgano.
  • Antonio Pascale // Il testimone silenziosoIo conservo tutte le belle risposte che avrei potuto dare al momento giusto e me le ripasso, perché prima o poi capiteranno momenti ideali per quelle risposte.
  • Diego De Silva // You and me alone – Sto dicendo che per capire davvero una cosa devi farla. O almeno provare a farla.
  • Niccolò Ammaniti // Marco Risi contro la Maga della Maglianella – È vero che scrivere è un po’ mentire. In fondo, quando compri un libro accetti l’idea che uno ti racconti un sacco di frottole.

Il primo racconto è quello di Francesco Piccolo, senza dubbio il più intimista. Da ragazzo Piccolo confessa di avere avuto i brufoli e di avere letto il ribrezzo negli occhi dei compagni. Quindi adesso, tutto ciò che gli capita, è sempre ben accetto; un dono di cui essere grato e che egli non pensa di meritare. Fosse anche l’amore, improvviso ed imprevisto, che una taxista di Berlino dice di provare nei suoi confronti e che egli, per “gratitudine”, non riesce a fare a meno di incoraggiare. Elena Stancarelli non narra a mio avviso una vera e propria figuraccia, ma piuttosto il clima di indifferenza e stress che ruota attorno alle trasmissioni televisive, frequentate da personaggi famosi. Lo studio di Unomattina e un Albano poco disponibile, la fanno riflettere sull’utilità di ciò che sta facendo. Divertentissimo il racconto di Christian Raimo, ai suoi esordi durante una presentazione a New York, accompagnata da droghe e stitichezza, il cui “parto” dalle dimensioni abnormi, sarà affrontato con stoico coraggio nientemeno che da David Foster Wallace, che con lui ha condiviso una festa e un bagno accidentalmente intasato.

Emanuele Trevi racconta di una peculiare “crociera degli artisti”, dove facciamo la conoscenza di una “macchietta” quale il professor Pullone, poeta mancato e della sua assistente, nonché amante, Maddalena. Devo confessare che questo è il mio racconto preferito, del quale ho apprezzato l’umorismo e il senso critico, e la scrittura evocativa, ma sempre elegante, che caratterizza questo scrittore. Paolo Giordano ci racconta delle sue indecisioni davanti ai venditori negli autosaloni e di come si sia sentito felice alla guida del suo nuovo suv. Antonio Pascale “indossa” panni femminili per narrare la storia di un’attrazione “galeotta”. Colpevole un vestito a fiori, indossato dalla protagonista, che attira l’attenzione di Stefano, scrittore perverso di racconti noir. Qui ho riso molto con la scena del messaggio inviato per sbaglio a chi non avrebbe mai dovuto riceverlo, e con la carambola dei motorini che si sono abbattuti, in sequenza, disastrosamente al suolo. Diego de Silva, per il quale ho un debole a causa della naturalezza con la quale esplica gli eventi, ci porta a Courmayeur, dove una serata fra scrittori viene “vivacizzata” da una fan, cafona e in abiti sadomaso. Così come aveva aperto, chiude l’antologia Ammaniti che, fra maghi e sortilegi, si trova ad avere a che fare con la maledizione che ha causato il flop del film “L’ultimo capodanno” di Marco Risi. Fra tutti, questo è il più surreale. fonte: paperblog.com

ITINERARIO D’ARTE LUNGO LA NAPOLI NOBILISSIMA: 24 gennaio 2020 Palazzo San Giacomo.

Ore 17,00 con la visita guidata di Palazzo San Giacomo a cura di Felice Balsamo,

  • ore18,30 vernissage della mostra d’arte,
  • cui interverranno la dott.ssa Eleonora de Majo, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli;
  • il dott. Fulvio Frezza, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli;
  • il dott. Gabriele Mundo, Consigliere Comunale di Napoli;
  • l’Arch Franco Lista, già membro del Consiglio Nazionale Ministero Beni Culturali;
  • e la Prof.ssa Annamaria Giullini, Archeologa.

ore 18:30 Vernissage della mostra d’arte nella Sala Pignatelli
ore 19:30 cocktail inaugurale

  • Protagoniste della prima tappa, le opere di:
  • Alessandro Borrelli,
  • Anna di Maria,
  • Beatriz Cardenal,
  • Emilia della Vecchia,
  • Evan de Vilde,
  • Giuseppe Panariello,
  • Gustavo Pozzo,
  • Luciano Romualdo,
  • Marco Barone,
  • Natasha Gillo.
  • Salvatore Oppido,
  • Silvia Rea.

Giovanna D’Amodio, Presidente dell’Associazione Arteggiando

Itinerario d’arte lungo la Napoli Nobilissima: l’artista partenopeo Marco Barone in mostra con “Empatia” https://www.ilmetropolitano.it/2020/01/23/itinerario-darte-lungo-la-napoli-nobilissima-lartista-partenopeo-marco-barone-in-mostra-con-empatia/
Emilia della Vecchia

http://www.arteggiando.com

Napoli, 18 gennaio 2020 Fumetteria Alastor via Mezzocannone: “Percy’s Song” il graphic novel di Martina Rossi.

Percy’s song il graphic novel di Martina Rossi, edizioni Phoenix Publishing, viene presentato a Napoli il 18 gennaio 2020 alla Fumetteria Alastor in via Mezzocannone

Viene presentato a Napoli il graphic novel Percy’s song di Martina Rossi, edizioni Phoenix Publishing, sabato 18 gennaio 2020 alle ore 17:30 alla Fumetteria Alastor in via Mezzocannone 7.

Con l’autrice dialoga Ruben Curto (fumettista, muralista, vignettista, illustratore, docente e cofondatore del Collettivo Nube), con un intervento registrato dell’attore e doppiatore Jacopo Calatroni (voce italiana di Spider-Man nel videogioco Marvel’s Spider-Man e di Akira Fudo/Devilman nella serie Crybaby). Modera Francesco Saverio Tisi, vicedirettore della Phoenix.  Saranno presenti gli editori.

Inoltre, all’acquisto dell’albo, sarà effettuata un’estrazione che permetterà ad un fortunato di portarsi a casa un’illustrazione originale dell’autrice, realizzata per l’occasione.

Euro 11,50 per 56 pagine d’arte. Un fumetto colorato, dalle tinte tenui e le linee morbide, che si fa sfogliare e leggere con piacere.

Si narra la storia romantica e malinconica di Percy, che si sveglia dopo un lungo sonno, senza ricordare nulla del suo passato. L’unica cosa che sa è di essere morto. Da qui la sua dolorosa epopea: scoprire la maniera in cui è deceduto, abbandonando così “la terra di mezzo” in cui è prigioniero, assurgere al regno dei morti e lasciarsi finalmente andare alla bramata pace eterna.

Il tratto del disegno è delicato, i colori morbidi. La storia, commovente e al tempo stesso spietata. Un contrasto che non passa inosservato.

“È un tipo di narrazione tipico delle fiabe”, spiega l’autrice “parlare di qualcosa di oscuro, rendendolo però più confortevole. Credo che a volte, per raccontare qualcosa di forte o che probabilmente genererà un disappunto nel lettore, sia importante utilizzare una forma che lo metta a proprio agio, in condizione di ascoltare. Se avessi creato fin da subito un contesto oscuro e angosciante, il lettore sarebbe stato sulla difensiva fin dalla prima pagina, non prestando la giusta attenzione al messaggio”.

È la prima volta che l’artista scrive una storia in cui deve occuparsi da sola di tutto: dallo script al lettering. “Ho provato a schematizzare il lavoro”, aggiunge “partendo da un’idea molto generica e andando a definire pian piano i dettagli. Leggendo e rileggendo, confrontando Percy con altri fumetti, studiando il modo di creare di fumettisti affermati”.

Martina Rossi nasce nel 1989 a Recanati, dove si avvicina fin da piccola al mondo del fumetto e dell’illustrazione. Consegue il diploma presso l’Istituto d’Arte “G. Cantalamessa” a Macerata e si trasferisce infine a Roma, per approfondire le competenze fumettistiche. Dopo aver concluso il suo percorso di studi alla Scuola Romana dei Fumetti, inizia a lavorare come ritrattista e copertinista per autori indipendenti. Da qui nascono le prime collaborazioni con gli scrittori Pierluigi Curcio e Orietta Cicchinelli. Nello stesso periodo lavora come illustratrice per il quotidiano “Metro Roma”. Approda nel 2016 alla casa editrice “Lo Scarabeo”, illustrando un mazzo di tarocchi dedicato al Piccolo Principe. Al momento lavora come colorista per la casa editrice BellaFe e come autrice per l’Americana Studio.

14 gennaio 2020 ore 19,00. Ingresso Libero. Concerto per organo e voce alla Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra

Il giorno 14 gennaio, organizzato dal socio onorario della Tota Pulchra Conte Prof. Giuseppe Tedeschi, Addetto di Anticamera di Sua Santità, si terrà alla Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra (PIMS)  un concerto per organo e voce del Maestro Ucraino Dmitry Morozov, concertista d’organo internazionale, e direttore d’orchestra principale del Teatro Nazionale Accademico di Stato dell’Opera e del balletto di Kharkiv (Ucraina).

Canterà il Mezzosoprano Maria Ratkova, socia onoraria della Tota Pulchra, e il Soprano Elena Shiriaeva, con la partecipazione del coro gregoriano “Nova Hispania” del Pontificio Istituto di Musica Sacra diretto dal M.° Raul Orlando Arreguin Rosales. Sarà presente il Corpo Diplomatico presso la Santa Sede invitato dall’Ambasciata di Ucraina, religiose e civili.

L’importante iniziativa di scambio culturale, che prelude e inaugura futuri importanti progetti, ha il patrocinio del Pontificio Istituto di Musica Sacra (PIMS), dell’Ambasciata Ucraina presso la Santa Sede, con manifestazione di interesse e presenza di rappresentanti del ministero della cultura ucraino. http://totapulchra.org/