Maria Teresa Bovino #EmozioniInMostra

Maria Teresa Bovino(Architetto/ Designer/ Fotografo)
Nasce a Polignano a Mare e si trasferisce a Roma dove consegue le lauree in Disegno industriale e in Architettura presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma

Foto di Maria Teresa Bovino

Nel 2010 prende parte ad una collettiva fotografica presso il Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni popolari (IDEA) ROMA con Giorgio De Finis, Maria Stefanek, Alessandro Imbriaco, Max Intrisano, Simona Caleo, Massimo Percorsi e Hector Silva Peralta.

Sarà presente a Emozioni in Mostra “L’Armenia incontra il Mondo” 

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Sarà presente a Emozioni in Mostra “L’Armenia incontra il Mondo “Titolo dell’opera IL GIOCO Anno 2008 Tecnica FOTOGRAFIA – stampa inkjet B/N,  Hahnemuhle fineart baryta satin Dimensioni in cm. 56 x 81 cm

Una foto è l’attesa del divenire, un istante da cogliere, fiduciosi del suo arrivo e del suo incanto. Adoro la distrazione, la perdita di controllo. A photo is the expectation of becoming, an instant to be seized, confident of his arrival and his enchantment. I love distraction, loss of control.

Esther Martìnez Banqué #EmozioniInMostra

Esther Martìnez Banqué, Barcelona, 1973

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L’opera è stata dipinta dall’artista nel 2014, all’interno della serie “Cuerpos desnudos” ed è stata esposta in diversi paesi come Spagna, Francia e Italia. 
Con questo progetto, l’artista ha fatto una scommessa per il ritorno all’essenza, alla RICERCA DEL FATTORE UMANO.In essa Esther cerca di rompere con la tendenza generalizzata alla disumanizzazione, dove le relazioni interpersonali sono sempre più ermetiche, fredde e superficiali.

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Sarà presente a Emozioni in Mostra “L’Armenia incontra il Mondo” con Melancolía 1.2

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Clara Mill #EmozioniInMostra

Clara Mill is a French artist. With a background as a songwriter, her artistic research also integrates video, photography and drawing. Graduated from Spéos in 2014, she is based in London.Clara Mill, « The Roots »

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Figurative | Photography. Copyright ©Clara Mi

Molto prima di catturare una fotografia, Clara Mill entra in un processo di scrittura. In un mondo di perpetua evoluzione e rivoluzione, dove il ritmo comune è il più importante, lei sceglie di testimoniare sull’Unico “dell’essere umano. Pensa che la vita sia un viaggio che rivela lentamente la spina dorsale, l ‘”architettura” della relazione, dell’essere umano e di un mondo invisibile.
Nel suo processo creativo, usa la fotografia, il disegno, la pittura e la scrittura per scolpire e comporre la sua cattura fotografica finale. Il suo lavoro è una ricerca infinita di identità, che inquadra la sua immagine da una prospettiva diversa, dando al pubblico l’opportunità di avvicinarsi e confrontarsi con la scena da una prospettiva diversa.

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Water Home · Clara MILL
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Craked Mirror 1, The lonely tree

Sono cresciuto in campagna. La casa era lontana, fuori dal villaggio, persa nei campi, vicino al fiume e alla foresta, circondata dal paesaggio e dagli alberi. La mia infanzia era piena di immaginazione e di fantastici scenari, camminando da sola tutto il giorno nella parte oscura di questa favolosa natura e parlando agli animali e agli alberi. Questa sarà sempre la mia casa.
Ho sviluppato questa relazione come radici che crescono nella terra, profondamente legate a questa solitudine e silenzio, alle bellezze intatte: siamo connessi, faranno sempre parte del mio immaginario fantastico, spaziale, irreale e immaginario … radici, tutte queste ramificazioni che sono specifiche per ognuno di noi, e che sono al di sotto della nostra pelle e anima: piene di colori come fuochi d’artificio che esplodono fuori di noi, o che portano alla luce l’essenziale in una visione in bianco e nero.

I grew up in the countryside.  The house was far away, outside the village, lost in the fields, near the river and the forest, surrounded by the landscape and the trees. My childhood was full of imagination and fantastic sceneries, walking alone all day long in the dark part of this fabulous nature and speaking to the animals and the trees. This will always be my home.

I have grown this relationship like roots growing into the earth, deeply linked to this solitude and silence, to the untouched beauties: we are connected, they will always be part of my fantastic, spacial, unreal, and fiction imaginary side…The roots, all these ramifications that are specific to each of us, and are underneath our skin and soul: Full of colors like fireworks exploding outside us, or bringing to light the essential in a Black & White vision.”

Sarà presente a Emozioni in Mostra “L’Armenia incontra il Mondo” con Title of the work The Roots 2, “the red tree” Year 2015 Technique Photography & Drawing Dimensions cm. 60cm x 60cm 1 cm thick rails at the back to hang it

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Ottavia Tracagni #EmozioniInMostra

Siamo suscettibili al tempo e al tempo che cambia l’umore in nostalgia. Eccola che arriva a goccioloni senza dare preavviso affiorando all’improvviso dal passato, da un ricordo o da una vita parallela che non stiamo vivendo. Questo è un invito a difendere la propria vulnerabilità, è un inno al fascino del dolore.

Ottavia Tracagni Graphic Design an Visual Communication

Il ruolo di un buon designer è quello di combattere la bruttezza attraverso la semplificazione in modo significativo ed efficace. Intendo in tutti gli aspetti della professione e della vita. Crea tendenze visive e opere grafiche che stimolano il dialogo e l’immaginazione.

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Past Experience: • RdMedia: consultant and graphic designer (2014-2016) • Master in Graphic Arts – University of the West of England • Degree in Visual Communication – Quasar Design university of Rome • Degree in Visual Communication – Quasar Design university of Rome

Sarà presente a Emozioni in Mostra “L’Armenia incontra il Mondo”  con Titolo dell’opera: GOCCIA A GOCCIA Anno: 2017 Tecnica: Disegno su stampografia Dimensioni in cm: 60 x 60 cm

https://www.ottaviatracagni.it/wp-content/uploads/2017/05/IMMAGINA.jpg

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“EMOZIONI IN MOSTRA – L’Armenia incontra il Mondo”; passione, malinconia, stupore, amore, follia, dolore, euforia, terrore, armonia.

L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” 
(Paul Klee)

Progetto a cura dell’Ing. Giacomo Carlo Tropeano, c/Fondazione “The Armenian Fine Arts Foundation” realizzazione in collaborazione con Alba Lidia Tropeano Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli,con il patrocinio dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dellAmbasciata della Repubblica d’Armenia in Italia,della Regione Campania.

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Il progetto “EMOZIONI IN MOSTRA – L’Armenia incontra il Mondo” nasce come un dialogo “aperto” tra artisti armeni e di diverse nazionalità ed esperienze artistiche, sul tema delle “emozioni”, componente “universale“, fondamentale e condizionante della vita. Opere di pittura,  scultura, percorsi fotografici, installazioni sensoriali e proiezioni multimediali esprimono ed  esteriorizzano l’interiorità della passione, della malinconia, dello stupore, dell’amore, della follia, del dolore, dell’euforia, del terrore, dell’armonia, attraverso un linguaggio universale di creatività e fantasia, trascendendo le diverse peculiarità culturali e rappresentative, lasciando spazio alla libera personale interpretazione dell’emozione estetica. Giacomo Carlo Tropeano

Roberto Galasso #EmozioniInMostra

Roberto Galasso è un artigiano della fotografia, di quelli che non se ne vedono più in giro, con alle spalle centinaia di ore in camera oscura e altrettante da curioso professionista in cerca del luogo giusto per lo scatto giusto. Il suo interesse per tutti i passaggi che precedono e seguono il processo fotografico è ciò che le sue fotografie trasmettono all’osservatore: è per questo che la fondazione Volume! ha deciso di inserire il suo lavoro nella seconda edizione di Crosswise!, manifestazione nata con la volontà di coniugare i diversi linguaggi dell’arte contemporanea per creare un luogo di incontro e comunicazione fra differenti ambiti artistici, che quest’anno si dedica alla fotografia.

“L’interesse per la documentazione fotografica dell’architettura contemporanea, mi ha portato alla ricerca di volumi, forme e cromatismi che si esplicano in astrazioni e virtuosismi geometrici; l’opera in mostra denominata “curvilenea” è un particolare della stazione ferroviaria di Afragola (Na) progettata dall’architetto Zaha Hadid della quale ho seguito i lavori di cantiere sia del museo MAXXI di Roma (mostra fotografica galleria ex elettrofonica -Roma- nel novembre 2010) che della stazione marittima di Salerno.” 

Sarà presente a “Emozioni in Mostra L’Armenia incontra il Mondo” con Curvilinea

L’interesse per la documentazione fotografica dell’architettura contemporanea, mi ha portato alla ricerca di volumi, forme e cromatismi che si esplicano in astrazioni e virtuosismi geometrici; l’opera in mostra denominata “curvilenea” è un particolare della stazione ferroviaria di Afragola (Na) progettata dall’architetto Zaha Hadid della quale ho seguito i lavori di cantiere sia del museo MAXXI di Roma (mostra galleria ex elettrofonica – Roma – nel novembre 2010) che della stazione marittima di Salerno. 

Fabio Mingarelli, in arte Ming.#EmozioniInMostra

Fabio Mingarelli, in arte Ming, nasce a Faenza ma si trasferisce con la famiglia ad Avellino, dove tuttora vive. 

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La madre Gabriella Rivalta è ceramista ed insegna decorazione e tecnologia all’Istituto Statale d’Arte di Avellino, sarà lei a indirizzare il figlio al mondo dell’arte e a svelargli i segreti dell’antica arte del fuoco.

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Per comprendere l’arte di Ming bisogna saper cogliere nelle sue opere i codici espressivi della modernità e collegarli alla “memoria” stessa dell’artista, cosa non facile.

Essendo una persona molto schiva e riservata ha esposto molto poco le sue opere e, quasi esclusivamente, presso gallerie o locali di amici fidati e di vecchia data. Tra il 2005 e il 2006 ha partecipato a numerose mostre collettive tenutesi a Londra, Firenze e Tokio. Nel 2007 un suo lavoro è stato recensito in modo lusinghiero dal critico Vittorio Sgarbi

L’artista non deve mai far diventare il suo lavoro “un lavoro”,  inaridirebbe immediatamente la sua creatività, la sua visionarietà. La disciplina è indispensabile, soprattutto se si ha un talento. Tieni a mente queste cose e preparati per un lungo e difficile percorso dove non solo non ci sarà nessuno ad aiutarti ma tanti a rallentarti. Gli artisti sono gli eroi del nostro tempo. Abbiatene rispetto. Ogni lavoro è frutto di sacrificio e privazioni

Sarà presente a “Emozioni in Mostra L’Armenia incontra il Mondo” con “Carla” – tecnica mista su tela – 70×100

#SenzaFrontiere #CARTOLINEconVistasulMondo #Napoli #29agosto #9settembre bluparthenopeeventi

Ellen G. #EmozioniInMostra

Ellen G. è un’artista italiana.

Ellen G. (Promesse d’amore, collage, 2012)

Questo pensiero rappresenta una costante nel lavoro di Ellen G., la cui modalità creativa si incentra, appunto, sulla ricerca di correlazioni tra elementi del vissuto e del pensiero, talvolta desunti dal repertorio universale della storia dell’arte, come nei papier collés, talaltra da quello naturale, iconico o simbolico, come nelle sculture ceramiche. Singolarità che dialogano, si contaminano, si fondono, mirando ad una sintesi superiore e complessiva, che tende all’armonia e alla bellezza.

IN SILENZIO- TECNICA STAMPA SU FOREX

Ellen G., architetto e conservatore dei beni culturali, insegna arte nella scuola pubblica, e conduce laboratori e corsi speciali di ceramica ed arti applicate. Come architetto e storico dell’arte, ha svolto attività di ricerca per numerose istituzioni (tra cui la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Napoli, l’Accademia Nazionale di San Luca, il CNR, l’Università di Granada, di Skopje e di Napoli) e scrive di arte su alcune riviste scientifiche. L’attività artistica, vede Ellen G. presente in rassegne artistiche e mostre personali. Sue opere sono esposte in collezioni private e in spazi pubblici.

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Se dico #SenzaFrontiere

“Se penso alla frontiera visualizzo un limite da oltrepassare, non un margine fisico, ma un confine mentale, perciò senza-frontiere è sicuramente – o almeno dovrebbe essere – la mente dell’uomo, perché crescere vuol dire ampliare i propri orizzonti mentali, porsi delle sfide e attraversare con coraggio e consapevolezza le proprie e le altrui “frontiere” Ellen G.

Il mio nome d’arte, Ellen G., deriva dalla radice greca «lg», da cui légo, “mettere insieme“: il legame rappresenta un principio fondante del mio lavoro, che, attraverso le tecniche del papier collé e della scultura ceramica, ricerca correlazioni tra elementi del vissuto e del pensiero, attingendo ai repertori universali dell’arte e della natura.

#EmozioniInMostra #CARTOLINEconVistasulMondo

Sarà presente a Emozioni in Mostra “L’Armenia incontra il Mondo con:

“Nell’altro”, papier collè, 31×48 cm (con cornice 50×70 cm), 2012 si tratta dell’opera usata come cover del romanzo pubblicato da mio fratello Gianluca Pirozzi e intitolato “Nell’altro” (ed. EMIL) e penso che possa ben rappresentare l’emozione: passione.

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Giuseppe Rubicco. #EmozioniInMostra

La Semina d’Artista del Maestro Rubicco: timidamente rinasce la speranza culturale della città di Maria Fioretti 20 ott 2018

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Parco Santo Spirito

Il sole al Parco Santo Spirito e le incredibili sonorizzazioni del collettivo Agata hanno restituito respiro ad una cultura che è sembrata addirittura possibile, un inizio di rinascita che parte da questo progetto di Giuseppe Rubicco – patrocinato dall’assessorato alla Cultura – capace di aprirsi ai diversi modi di interagire con l’ambiente: dalla cultura anti-spreco, ai semi nella terra, passando per l’educazione dei giovani studenti, fino all’arte e alla fotografia

Giuseppe Rubicco
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Seminare è un verbo che ha molti significati. Vuol dire spargere o interrare la semente, ma più genericamente ha il senso di diffondere, di gettare qua e là uno stimolo, una motivazione, una provocazione che sia capace di dar vita a qualcosa. Deve aver pensato ad entrambi il Maestro Giuseppe Rubicco quando, con tenacia e volontà, ha deciso di cominciare la sua “Semina d’artista” che coinvolge tutti in questa chiamata alle arti e alla tutela del nostro ecosistema.  #CARTOLINEconVistasulMondo #SenzaFrontiere

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Duo TTOZOI #EmozioniInMostra

Dentro la tela, tra le sue trame, vive la natura….. muffa: una Natura che grida, combatte ed emette suoni sordi che diventano cromie percepibili solo dopo la loro fine, che è stabilita irreversibilmente dall’artista. Un unico assolo di mera essenza naturale che si libera silente come il vento in una musica senza strumento. La tela funge da culla, emette battiti di sofferenza, sente la vita che la pervade ed invade, reagendo muta ed inerte. Quella stessa tela, fino ad oggi mero supporto, pretesto o concetto, diviene “parte”, complice, terra, Dio, di ciò che lo sguardo ignaro dell’osservatore percepirà come semplice “quadro”

Genius Loci il progetto artistico del duo TTOZOI 

.10 novembre 2017 Desirée Maida
Reggia di Caserta (dal 14 novembre 2017), il Parco Archeologico di Pompei (9 e 10 dicembre 2017) e il Colosseo a Roma (gennaio 2018).
Genius Loci, ecco il progetto artistico del duo TTOZOI pensato per i siti Unesco italiani IL LEGAME TRA ARTE E NATURA

TTOZOI
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TTOZOI_Biografia
Stefano Forgione (Avellino, 1969) e Giuseppe Rossi (Napoli, 1972) sono il duo artistico operante con lo pseudonimo TTOZOI dal 2010, anno della personale a Napoli presso Castel Dell’Ovo (a cura di Luca Beatrice).
Stefano (Laurea in Architettura) e Giuseppe (Laurea in Economia) sono entrambi autodidatti. Fin dall’adolescenza sperimentano varie tecniche artistiche (carboncino, china, acquerello, acrilico, olio, spray, collage…) e si avvicinano alla Storia dell’Arte di matrice Informale, assecondando la loro vocazione estetica e concettuale. Nel dicembre 2006 sarà la comune passione per l’Informale a riavvicinare i due, dopo anni vissuti in varie città d’Italia. Al centro del loro confronto c’è la consapevolezza che “l’Arte sia sempre stata Contemporanea” e che “l’Artista non può operare prescindendo dal passato”: da qui l’elaborazione di un progetto – basato su “concetto” e “forma”, “tempo” e “materia” – che sta diventano portavoce di una piccola rivoluzione nel campo sperimentale della pittura. TTOZOI è artefice del cosiddetto “vuoto d’intervento”, una vera e propria attesa, successiva all’azione simultanea a quattro mani sulla tela. #CARTOLINEconVistasulMondo #SenzaFrontiere

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