“Agorà Giovani”, il nuovo mensile di cultura varia di Giovanna Scuderi Edizioni

Agorà Giovani è la “piazza” dove i giovani si incontrano per far conoscere le loro opinioni ed esprimere le qualità personali nei diversi campi (sociale, culturale, artistico, politico, etc.) anche attraverso il confronto con quelli che, per vivacità di pensiero, possono certamente definirsi ancora giovani. In questa piazza prende vita, infatti, la “movida delle espressioni culturali ed artistiche” con la quale vogliamo contribuire alla costruzione di un mondo migliore.

  • Edito da SCUDERI c.da Caselle, 6 – fr. Picarelli – 83100 Avellino
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“Capitale italiana della cultura” per l’anno 2025. Le 15 città italiane che hanno presentato al Ministero della Cultura le candidature

Adesso tutte le città partecipanti dovranno presentare il loro progetto che sarà sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali. La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.

“Sono orgoglioso che quell’intuizione della Capitale della Cultura, in questi anni, sia cresciuta di edizione in edizione dimostrando quanto la progettazione, la programmazione, la condivisione con le realtà locali sia  fondamentale per lo sviluppo dei territori. E’ significativo notare, nelle ultime edizioni, la partecipazione di città anche di piccole dimensioni, a dimostrazione che questo riconoscimento sia diventato una grande opportunità che, come dimostrano i dati, assicura ritorni in termini di visibilità, di pubblico e, quindi, anche di turismo e occasioni di sviluppo”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Il titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’impegno, la creatività e la passione che avevano portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti, ossia Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo.

  • La prima prescelta fu Mantova, a cui seguirono
  • Pistoia nel 2017,
  • Palermo nel 2018
  • Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica.
  • L’edizione del 2022 è andata a Procida,
  • nel 2023 sarà il turno di Bergamo e Brescia mentre
  • nel 2024 andrà a Pesaro.

Ecco l’elenco delle città che hanno presentato la domanda per il 2025, con il relativo titolo del dossier:

  • 1) Agrigento – Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali
  • 2) Aosta – Aostæ Città Plurale
  • 3) Assisi (Perugia) – Assisi. Creature e creatori
  • 4) Asti – Dove si coltiva la cultura
  • 5) Bagnoregio (Viterbo) – Essere Ponti
  • 6) Città Metropolitana di Reggio Calabria – Locride 2025. Tutta un’altra storia
  • 7) Enna – Enna 2025. Il mito nel cuore
  • 8) Monte Sant’Angelo (Foggia) – Monte Sant’Angelo 2025: un Monte in cammino
  • 9) Orvieto (Terni) – Meta meraviglia la cultura che sconfina
  • 10) Otranto (Lecce) – Otranto 2025. Mosaico di Culture
  • 11) Peccioli (Pisa) – ValdEra Ora. L’arte di vivere insieme
  • 12) Pescina (L’Aquila) – La cultura non spopola
  • 13) Roccasecca (Frosinone) – Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità
  • 14) Spoleto (Perugia) – La cultura genera energia
  • 15) Sulmona (L’Aquila) – Cultura è metamorfosi

Andrea Vizzini “Mythos”. Museo Arcos – Museo di Arte Contemporanea del Sannio, Benevento 22 gennaio > 26 febbraio 2023

  • Mythos. Andrea Vizzini
  • a cura di Ferdinando Creta 
  • Museo Arcos – Museo di Arte Contemporanea del Sannio, Benevento
  • 22 gennaio > 26 febbraio 2023
  • Opening 22 gennaio 2023, ore 10:30 

Sarà inaugurata domenica 22 gennaio 2023 alle ore 10:30 presso il Museo Arcos – Museo di Arte Contemporanea del Sannio di Benevento, Corso Garibaldi 1, la mostra personale Mythos. Andrea Vizzini a cura di Ferdinando Creta.  La mostra raccoglie un ciclo di circa trenta opere dell’artista Andrea Vizzini. Vizzini, orientato verso un ritorno alla Pittura, con i principali esponenti del nucleo storico della Nuova Figurazione degli anni settanta, ha contribuito all’affermazione del movimento.

Vizzini. Il mito e l’enigma della bellezza Quando Michele Loria mi ha proposto di realizzare al Museo Arcos una mostra dell’artista Andrea Vizzini, non so perché, ma la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la citazione di Andy Warhol: “Un artista è uno che produce cose di cui la gente non ha bisogno, ma che egli – per qualche ragione – pensa sia una buona idea darle”. Chissà! Forse perché ho visto in Vizzini l’artista tout court, consapevole e prodigo, che pur sapendo che con la sua pittura non potrebbe soddisfare i bisogni della gente, con convinzione non ci rinuncia. Sarà perché, come scrive Leon Battista Alberti nel Libro II del suo De Pictura, “tiene in sé la pittura forza divina non solo quanto si dice dell’amicizia, quale fa gli uomini assenti essere presenti, ma più i morti dopo molti secoli essere quasi vivi…”, che l’artista siciliano, tenace e inesauribile, continua a produrre. “Le sue opere – scrive Alberto Fiz nel 1988 – non pretendono di essere nient’altro che un omaggio all’arte e alla sua storia”. Il titolo Mythos, che Andrea affida alla mostra beneventana, oltre a solleticare l’immaginazione, in qualche modo, ce ne anticipa la visione. Una visione, dove l’accostamento del classico al contemporaneo, basilare nel linguaggio pittorico dell’artista, attraverso tutte le stagioni della pittura, ci riporta ai miti della classicità. Una classicità che già vive gli spazi di Arcos celebrando il mito più famoso della mitologia egizia con i reperti archeologici del Tempio di Iside. È con questo recupero della memoria classica che Vizzini può riconsiderare il mito in chiave enigmatica, rappresentando l’idea dell’arte nel presente “in una riconsiderazione del passato inteso non tanto come citazione, ma come necessità di rileggere una realtà storica che ci appartiene”. La sua è “una pittura – scrive Leonardo Sciascia nel 1987 – che si potrebbe anche dire, nei motivi cui si ispira, da biblioteca; borgesianamente; una pittura che rivive, miticamente assumendola, la storia della pittura, in cui il talento dell’occhio e della mano, la capacità mimetica, si intridono di una specie di delirio, – ma quieto, ma appagato – a restituire, in sintesi mitiche, la storia della pittura”. Ecco, per dirla con Domenico Rea, la sua abilità: con una immagine ci porta indietro di migliaia di anni proponendoci nel contempo l’epoca nella quale viviamo. Vizzini vive il suo mito attraverso l’immaginazione del classico che materializza nei suoi dipinti con immagini accattivanti: il mito è la sua arte, forse per questo si domanda “Che cosa c’è di più mistico dell’arte stessa?”. “Il mito dell’arte, piuttosto che l’arte come necessità e come linguaggio capace di rappresentare il mondo” (Enzo Di Martino, 1987). Per Vizzini l’arte è l’unica realtà a disposizione del pittore. Come De Chirico, ritenuto il padre degli artisti “anacronisti” o “citazionisti”, Vizzini interpreta l’idea del classico per scoprire nuovi linguaggi, rappresentando in chiave contemporanea l’enigma della bellezza, chissà che non voglia farci cogliere nella bellezza, come Dostoevskij, una possibile salvezza del mondo o – come Sgarbi – la salvezza del mondo se il mondo salverà la bellezza. Per Vizzini – scrive Matteo Rampin – il Bello torna a parlare da sé, e se questo accade, è la Verità che a sua volta può tornare a farlo: Verità e Bellezza coincidono, tornano a coincidere, e ogni persona che si soffermi a contemplare le opere di questo ciclo può raggiungere la convinzione razionale che se la bellezza salverà il mondo è perché questo, per essere salvato, ha bisogno della Verità. Certo è che “tutto l’estro visionario di Andrea Vizzini, così come scrive Pierre Restany, è senza dubbio lì, in quel frammento iconico nato da un io profondo per fissare finalmente sulla tela la linea di contorno sublimata di una istantanea visiva della memoria”. (Ferdinando Creta)

La mostra sarà visitabile fino al 26 febbraio 2023 dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00.

20 gennaio 2023 – Milano, Stazione Centrale: “Ischia. Modello di turismo resiliente” apre la serie di workshop promozionali dedicati alle eccellenze della Campania

Il focus “Ischia. Modello di turismo resiliente” dedicato alla promozione strategica dell’Isola Verde, esempio di accoglienza virtuosa, realizzato grazie alla collaborazione tra istituzione pubblica e imprese, apre la serie dei workshop tematici organizzati dalla Regione Campania per promuovere le sue eccellenze a Milano.

  • L’evento che si terrà venerdì 20 gennaio dalle ore 15.00 alle 17.00 nella sala F7 della Stazione Centrale,
  • sarà aperto da Luigi Raia, direttore dell’Agenzia Campania Turismo.
  • Intervengono Vincenzo Ferrandino (sindaco di Ischia),
  • Claudio Salvia (subcommissario di Casamicciola Terme),
  • Irene Iacono (sindaco di Serrara Fontana),
  • Francesco Del Deo (sindaco di Forìo),
  • Giacomo Pascale (sindaco di Lacco Ameno), Dionigi Gaudioso (sindaco di Barano).
  • Conclude l’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci; modera Rosanna Romano, direttore generale Cultura e Turismo.
  • Ospiti  speciali gli artisti Lina Sastri e Gino Rivieccio, che testimonieranno con la loro presenza ed arte, l’essere ischitani d’origine e di cuore. 

Il workshop rientra nel progetto “Exempla. Il Grand Tour del saper fare campano” che prevede la mostra con esposizione di natività di pregio, magnifiche opere orafe, porcellane e ceramiche artistiche, tessuti, abiti ed accessori di alta sartoria da collezione, opere d’arte contemporanea, aperta alla fine dello scorso anno e visitabile gratuitamente fino al 15 febbraio 2023.

  • Gli approfondimenti dedicati
  • all’artigianato e all’arte presepiale (3 febbraio – ore 11.00-13.00)
  • alle destinazioni turistiche enogastronomiche, (3 febbraio – ore 15.00-17.00),
  • ai beni culturali (9 febbraio – ore 15.00-17.00),
  • ai borghi e cammini (10 febbraio – ore 11.00-13.00),
  • al cinema, allo spettacolo dal vivo, all’editoria (10 febbraio – ore 15.00- 17.00) avranno un taglio sia scientifico che divulgativo.

Il progetto “Azioni diffuse per la competitività regionale sul mercato turistico nazionale ed internazionale”, è realizzato attraverso la Direzione Generale Turismo e Cultura, in collaborazione con l’Agenzia Regionale Campania Turismo e finanziato con risorse del Fondo Unico Nazionale per il Turismo.

Piano di Sorrento, Mostra “Sulle ali delle Farfalle” dal 20 al 26 gennaio 2023

Dal 20 al 26 gennaio percorso informativo sull’Agenda 2030 per salvare il Pianeta. Iniziativa del Cea Punta Campanella con altri Cea delle rete Infeas della Regione Campania.

Una serie di percorsi guidati per affrontare e comprendere i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, le linee guide per realizzare in questo decennio società più sostenibili. Si chiama “Sulle ali delle Farfalle” la Mostra ideata e realizzata dal Cea ( Centro di Educazione Ambientale) dell’Amp Punta Campanella con il Lea ( Laboratorio di Educazione Ambientale) Valle delle Ferriere. L’evento si svolgerà dal 20 al 26 gennaio a Piano di Sorrento con il patrocinio del Comune. La Mostra sarà aperta dalle 9 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17 presso il Centro Polifunzionale di via Cavottole a Piano.  Venerdì 20 gennaio, alle 10,30, il progetto sarà presentato con un incontro pubblico presso il Centro. L’iniziativa coinvolge in maniera diretta i giovani, in particolare gli alunni del Liceo Artistico Francesco Grandi e del Liceo Scientifico Gaetano Salvemini. 

” La Mostra è uno strumento che consente alla generazione presente di riflettere sui 17 obiettivi dell’agenda 2030, appello che le Nazioni Unite hanno rivolto a tutto il Pianeta per non compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni- sottolineano gli organizzatori dell’evento-  È un valido percorso formativo per sensibilizzare ciascuno alla tutela e alla protezione della vita sul nostro pianeta e per sollecitare alla ricerca e alla sperimentazione di strategie sostenibili.”

Partecipano anche molti altri Centri di Educazione Ambientale della Rete regionale INFEAS (Informazione Formazione Educazione Ambientale e alla Sostenibilità ) con il contributo dell’Assessorsto all’Ambiente e agli Ecosistemi della Regione Campania.  ” Vista l’importanza e la stretta attualità dei temi trattati- spiega il Presidente dell’Amp Punta Campanella, Lucio Cacace- invitiamo tutti i cittadini, le scuole di ogni ordine e grado, le istituzioni e le associazioni a partecipare”. 

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta nel 2015 dai paesi membri delle Nazioni Unite, è un programma di azione per le persone, il pianeta e la prosperità. È costituita da 17 obiettivi da perseguire per la sostenibilita entro il 2030, non soltanto in campo ambientale, ma anche economico e sociale.

“CREATURE STRAORDINARIE, PER UNA COMUNITÀ EDUCANTE” – Nel Duomo di Napoli si celebra Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici

Il 17 gennaio, alle 17, in occasione della festività liturgica di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali domestici, il Duomo di Napoli ospiterà un incontro che inviterà a riflettere sulla bellezza del creato.

Nello specifico, sì discuterà, in particolare, sul rapporto tra esseri umani ed animali e sull’importanza della pet-therapy ai giorni nostri. Per l’occasione, il parroco della Chiesa Cattedrale don Vittorio Sommella, ha chiesto la partecipazione all’evento ad istituzioni, esperti ed artisti, per confrontarsi e progettare una comunità educante nel rispetto di tutte le creature.

  • L’incontro prenderà il via con i saluti di 
  • Maura Striano, assessora all’istruzione e alla famiglia del Comune di Napoli; 
  • Maria Caniglia, presidente della IV Municipalità, 
  • Paola Filardi e Antonio Raio, rispettivamente delle associazioni Agorà e “A Forcella”.

Punto focale dell’appuntamento sarà la benedizione degli animali, antica tradizione praticata anche dal popolo napoletano nel corso dei secoli, che verrà celebrata dall’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.

  • Seguiranno, una riflessione e un confronto con 
  • Francesca Marone dell’ Università degli Studi Federico II – Dipartimento Studi Umanistici e Osservatorio sulla Governance per l’educazione al Patrimonio culturale OGEP3 UNINA; 
  • Antonio Santaniello dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali; e 
  • Mauro Maurizio Palumbo, curatore della Chiesa Cattedrale – Duomo di Napoli.

In programma, un incontro ad hoc, un dialogo tra fede, arte e scienza, che mira ad educare le donne e gli uomini del futuro alle bellezze e alle meraviglie del creato. L’evento si concluderà  all’esterno del Duomo, sul sagrato, con una sorprendente performance dedicata alle bambine e ai bambini che verranno, cui prenderanno parte gli artisti Lucia DisticoGianni Della Gatta e Shayla Nistorov.

Procida 2022 – Capitale Italiana della Cultura – 15 gennaio 2023 – la cultura non isola. insieme trasforma.

Siamo giunti all’evento conclusivo. È l’espressione più intensa della sezione del programma culturale denominata “Procida Impara”, sintetizza infatti le più grandi lezioni apprese in questo lungo anno di sperimentazione e innovazione culturale: in ambito culturale cooperare è meglio che competere; la cultura crea legami e innesca domande.

Una versione contemporanea de ‘Il Pensatore’ di Rodin, una gigantesca figura luminosa alta 12 metri e adagiata nello spazio pubblico alla ricerca di risposte sull’agire dell’uomo moderno in rapporto con il mondo naturale. E ancora: uno straordinario “eco-spettacolo” che prenderà forma su un palco alimentato direttamente dal pubblico, in bicicletta, sintetizzando il ruolo attivo, fondamentale, che 2000 cittadini e 500 volontari hanno recitato nel corso dell’anno da Capitale Italiana della Cultura.

Si svolgerà domenica 15 gennaio, a partire dalle 17:00, l’evento conclusivo di Procida 2022: sarà una manifestazione open air e accessibile a tutti, trasmessa in diretta streaming sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania e sui profili ufficiali di Procida 2022 – Capitale Italiana della Cultura a chiudere un anno di grandi numeri, con 44 progetti culturali di cui 34 originali, spalmati su 300 giorni di programmazione declinati in workshop aperti al pubblico, eventi di restituzione finale, concerti, happeningopening di mostre, per un totale di 150 eventi con la partecipazione di oltre 350 artisti provenienti da 45 differenti Paesi del mondo.

L’installazione che dominerà piazza Marina Grande è un’opera dell’artista australiana Amanda Parer, che con il suo Parer Studio ha esposto finora in quasi 300 città del mondo: insieme a ‘Man’, Procida mostrerà anche ‘Fantastic Planet (Over)’, un’opera luminosa ispirata all’omonimo film ceco-francese di fantascienza, con giganteschi umanoidi atterrati da lontano e in silenziosa e dolce esplorazione del nostro pianeta. L’installazione sarà visitabile anche il 16 gennaio dalle ore 09:00 alle 21:00

Con le due installazioni, l’intero perimetro della Marina si tingerà di rosa, il colore che ha attraversato l’anno di Procida, regalando al pubblico – con un intervento a cura di Fondazione Campania dei Festival – una cornice di eccezionale suggestione, mentre alle 17:00 inizierà l’eco-spettacolo sul Palco a Pedali, ideato dalla band Têtes de Bois, in piazza Marina Grande, un palco interamente alimentato dal pubblico in bicicletta.

Qui, insieme ai Têtes de Bois, si alterneranno – introdotti da Ernesto Assante – grandi artisti della scena jazz – dal sassofonista Stefano Di Battista alla rivelazione del 2022 Nicky Nicolai, passando per il duo composto da Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello – oltre ad alcuni dei più interessanti rappresentanti del nuovo cantautorato nato all’ombra del Vesuvio, Francesco Di Bella, Giovanni Truppi e Giovanni Block e ad alcune performance a sorpresa. PROGRAMMA

L’energia elettrica che illumina il palco sarà generata da oltre 100 volontari, individuati attraverso una call to action tra i ciclisti appassionati da tutta Italia, info www.procida2022.com, che, con le loro biciclette agganciate a uno speciale cavalletto collegato a una dinamo, pedalano per tutta la durata dello spettacolo. Facciamo insieme la volata finale! Per partecipare scrivi una mail a bookbike@procida2022.com entro il 12 gennaio

Spiega il Direttore di Procida 2022, Agostino Riitano: Uno spettacolo nel quale l’energia del singolo diventerà energia collettiva in grado di dar vita ai processi creativi, proprio come straordinariamente accaduto durante l’intero anno da Capitale Italiana della Cultura 2022, in cui la co-creazione ha avuto una capacità produttiva, oltre che immaginifica. In un lungo anno di sperimentazione e innovazione culturale, abbiamo appreso due grandi lezioni: in ambito culturale cooperare è meglio che competere; la funzione della cultura è creare legami e innescare la capacità di fare domande sul presente per immaginare il futuro.

Sottolinea il Sindaco di Procida, Dino Ambrosino: Nel nostro anno da Capitale Italiana della Cultura abbiamo contribuito a modificare il paradigma di un Paese, l’Italia, che inizia a puntare non solo sulle grandi città d’arte, da sempre attrattori di flussi turistici, ma anche sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, diffuso nei piccoli borghi.

Mercoledì 18 gennaio è in programma, al Palazzo Reale di Napoli, il passaggio del testimone da Procida a Bergamo e Brescia, Capitali Italiane della Cultura nel 2023, al termine di un talk che vedrà sintetizzati gli eventi e i numeri generati con il programma culturale che volge al termine.

Gente di Procida – raiplaysound.it

La seconda serie di Gente di Procida racconta dall’interno l’avventura di una piccola isola chiamata a interpretare la vitalità culturale del Paese: l’esperienza di Procida capitale della cultura italiana 2022. Antiche eredità che parlano al presente, ed espressioni nuove che attingono alla tradizione, ci consegnano un messaggio di sapienza, di grazia, di comunità. Un seme di crescita civile da coltivare e tramandare con tenacia.

Palazzo Galasso, Sant’Angelo le Fratte (PZ) – 4 gennaio 2023 – Presentazione del libro “ENRICO MATTEI – Costruire la sovranità energetica: dal gattino impaurito al cane a sei zampe” di Leonardo Giordano

Mercoledì 4 gennaio 2023 alle ore 18.30 a Palazzo Galasso, Largo San Michele, 3 – Sant’Angelo Le Fratte (Pz), sarà presentato il libro “ENRICO MATTEI – Costruire la sovranità energetica: dal gattino impaurito al cane a sei zampe” di Leonardo Giordano, prefazione di Domenico Maria Bruni, edito da Historica Edizioni.

  • Saluti istituzionali:
  • Michele Laurino, Sindaco di Sant’Angelo Le Fratte
  • Intervento:
  • Fabio Amendolara, giornalista de “La Verità”
  • Conclusioni:
  • Leonardo Giordano, autore del libro
  • Moderatore:
  • Mario Migliaccio, storico 

Il libro – Rispondere all’interrogativo di chi sia stato Enrico Mattei implica necessariamente dire cosa egli abbia fatto. Il presente lavoro ha cercato di fornire un’ampia e articolata risposta a questa domanda. Abbiamo iniziato la ricostruzione dell’opera del matelicese ricordando la frase di Gaetano Sateriale, sindaco di Ferrara nel 2007, che, introducendo un convegno sulla sua figura, affermò: «Mattei si è inventato qualcosa che in Italia non abbiamo, cioè la politica energetica». Ciò che sta accadendo in questo frangente storico sul tema dell’approvvigionamento energetico, situazione la cui gravità è stata acuita e al tempo stesso evidenziata dalla crisi ucraina, dimostra che già quello di essersi “inventata” una politica energetica è un grande merito che rivela lo spessore del personaggio.

L’autore – Docente di Lingua e Cultura Inglese e poi dirigente scolastico in vari licei lucani, Leonardo Giordano è autore di diversi saggi di letteratura inglese pubblicati dalla rivista “Progresso del Mezzogiorno”, diretta dal filosofo Ambrogio G. Manno. Ha collaborato dal 1982 al 2012 alle pagine culturali del “Secolo d’Italia”. Unisce all’impegno nella pubblicistica e nella critica letteraria l’impegno politico. È stato Sindaco della sua città per dieci anni e Consigliere regionale della Basilicata. Attualmente è componente del Dipartimento nazionale “Istruzione” di Fratelli d’Italia. historicaedizioni.com