Bacoli, Casina Vanvitelliana al Parco Borbonico del Fusaro: personale “Sergio Spataro – Pittore”.

Da Giovedì 24 febbraio 2022 fino al 13 marzo, alla Casina Vanvitelliana al Parco Borbonico del Fusaro, è visitabile la personale “Sergio Spataro – Pittore”.
La mostra del Maestro Sergio Spataro è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del comune di Bacoli ed è curata, nell’ambito della programmazione degli eventi artistico-culturali al Parco Borbonico del Fusaro, da Antonio Ciraci.
La mostra, è un’antologica di largo spettro che presenta opere del poliedrico artista napoletano a cavallo tra i due secoli. Sergio Spataro, pur se famoso per la sua grande abilità creativa di assemblare materiali diversi, dalla ceramica al ferro fino agli innesti lignei o tessili, resta ed è prima d’ogni altra cosa un Pittore, profondo conoscitore e padrone della sua forza espressiva.
Presente sulla Scena Artistica dal 1979 ha esposto in numerosissime personali e collettive in dimensioni sia nazionali che estere, dove anche le sue opere risultano presenti, in collezioni private e pubbliche.
La mostra sarà visitabile ogni venerdì e sabato dalle 17,00 alle 20,30 e le domeniche dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 20,30, nonché negli eventi programmati con prenotazione, fino al 20 febbraio 2022.

Nell’ambito della mostra di Sergio Spataro “Pittore”, 

l’Associazione Culturale Museo Minimo presenta M O T U S  videopera di Antonio Gatto e Giuseppe Capuano

#Tratti e #Ritratti: Generazioni, Creatività, Luoghi – #01

  1. LucioDallaLive – La neve con la luna …
  2. Quello di Igort, al secolo Igor Tuveri, era uno degli esordi più attesi della 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia
  3. L’Adamello è una montagna delle Alpi Retiche meridionali, in Lombardia (Val Camonica) – #ascoltando Rexanthony – Polaris Dream

LucioDallaLive – La neve con la luna … è un doppio CD live del cantautore bolognese Lucio Dalla, registrato durante il tour del 2008 successivo alla pubblicazione dell’album Il contrario di me.

Sul palco, Lucio Dalla è stato accompagnato da Iskra Menarini, con cui duetta nella traccia Amore disperato, tratta dall’opera teatrale da lui stesso curata Tosca – Amore disperato, cantata originariamente in duetto con Mina nell’album Lucio, del 2003. L’attore Marco Alemanno, invece, introduce la traccia Henna, recitandone il testo, cui il cantautore fa capire di essere profondamente affezionato. Dell’album è disponibile una versione DVD; la regia delle riprese è affidata ad Ambrogio Lo Giudice FONTE

Lucio Dalla – Lucio Dalla Live – La Neve Con La Luna……
Etichetta:Pressing Line – 88697228022, Sony BMG Music Entertainment – 88697228022
Formato:2 x CD, Album, Digipak
Uscita:

Quello di Igort, al secolo Igor Tuveri, era uno degli esordi più attesi della 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia apertasi ufficialmente ieri con la proiezione dell’intenso La vérité di Kore-eda. Dell’adattamento cinematografico del suo romanzo grafico più noto, 5 è il numero perfetto, se ne parlava difatti da più di un decennio. Inizialmente tra i produttori doveva figurare l’ex direttore del Festival di Venezia Marco Müller e dietro la macchina da presa nel corso degli anni si è pensato al regista romano classe 1955 Egidio Eronico e al cineasta cinese Johnnie To, con Igort che avrebbe dovuto partecipare solo in veste di sceneggiatore. Il progetto però ha preso definitivamente piede solo quando il nostro, in assoluto uno dei più celebri autori di fumetti e illustratori italiani a livello internazionale insieme a Lorenzo Mattotti (curioso come anche quest’ultimo abbia esordito nel lungometraggio con l’ottimo La famosa invasione degli orsi in Sicilia), ha accettato di curarne la regia.

Presentato in concorso alle Giornate degli Autori, 5 è il numero perfetto è un adattamento piuttosto fedele della pluripremiata graphic novel edita in Italia nel 2002 e poi pubblicata in numerosi paesi del mondo: siamo a Napoli nel 1972 e il vecchio guappo Peppino Lo Cicero (Toni Servillo), ritiratosi da tempo a vita privata, si trova costretto a tornare in azione per vendicare il figlio, giovane sicario ucciso durante una notte di lavoro in seguito al tradimento di un uomo di cui non si conosce l’identità. Per raggiungere il proprio scopo, Peppino coinvolge di nuovo il suo storico braccio destro, il temibile Totò ‘o Macellaio (Carlo Buccirosso), con il quale farà scorrere molto sangue per le vie del capoluogo campano alla ricerca della verità sulla morte dell’amato figlio. articolo completo: www.fabriqueducinema.it

Ad Igort più che il personaggio realisticamente inteso, sembra interessare la maschera; nella graphic novel un personaggio non è un vero attore e nemmeno un disegno statico, Igort li definisce “maschere che si muovono” e la creazione dei sentimenti è tutta legata all’abilità dell’autore.
“5 è il numero perfetto” è una grandissima graphic novel, ed averla letta dopo averne visto la trasposizione cinematografica, è stato un piacere supplementare. In una chiacchierata con l’autore, nel settembre scorso, ho avuto conferma che il modo migliore per scoprire se un fumetto è di buona qualità, è sfogliarlo velocemente, percependo il segno, il colore (in questo caso la raffinatissima bicromia).
Inutile cercare nel testo i prodromi di una grande storia, nella graphic novel, la percezione può avvenire solo attraverso il colpo d’occhio, il sentore visivo. Una pratica che metto in atto da anni, senza aver mai sbagliato un colpo.
Prendetela tra le mani, fate scorrere le pagine tra le dita, Igort, come lo spietato Peppino Lo Cicero, colpisce al cuore. Sempre. articolo completo https://offtopicmagazine.net

L’Adamello è una montagna delle Alpi Retiche meridionali, in Lombardia (Val Camonica), che costituisce la vetta principale del gruppo omonimo e della provincia di Brescia.

La vetta dell’Adamello fu vinta per la prima volta da un giovane alpinista boemoJulius von Payer, assieme alla guida alpina Giovanni Catturani, il 15 settembre 1864, tre settimane dopo la conquista della vicina Cima Presanella da parte di un’altra spedizione alpinistica. La squadra che supportò i due primi salitori era composta, oltre a loro, dall’altra guida alpina Girolamo Botteri e da un portatore locale, Antonio Bertoldi.

Partita l’8 settembre, la spedizione commise due errori, dovuti alla mancanza di orientamento, scambiando due vette secondarie (il Dosson di Genova, 3419 m, e il Corno Bianco, 3434 m) per la cima principale, conquistandole entrambe prima di affrontare la vera cima. La via di salita scelta da Payer, Botteri e Caturani è quella considerata ancora oggi come una delle più facili (anche se da allora molto è cambiato nella conformazione dei ghiacciai), partendo dalla Val Genova, sul versante trentino, e attraversando il Pian di Neve sino alle vette.

La prima ripetizione, sempre estiva, venne portata a termine, seguendo un percorso simile, da una squadra in gran parte di nazionalità britannica, composta dal londinese Douglas William Freshfield, dal celebre Francis Fox Tuckett, dagli alpinisti Fox e Backhouse, dalle guide svizzere Devouassoud e Michel, e per finire dal portatore Gutmann.

La cima dell’Adamello si trova all’interno del territorio comunale di Saviore dell’Adamello, sebbene il confine con Edolo sia a pochi metri. Sulla vetta è installata una piccola croce montata su un cavalletto con la fotografia di Giacomo Comincioli, eroe camuno. Questa sorregge anche una campanella; sotto la croce si trova inoltre una piccola targa recante la Preghiera dell’Alpino. FONTE

#ascoltando

Museo di Palazzo Doebbing – Sutri (Vt). Èthos: Keramikos 2022, a cura di Vittorio Sgarbi, con la collaborazione di Francesca Pirozzi. Associazione Culturale Magazzini della Lupa, presidente Mirna Manni.

Sabato 5 febbraio 2022 alle ore 16.00 al Museo di Palazzo Doebbing a Sutri (VT) sarà inaugurata la mostra Èthos: Keramikos 2022, a cura di Vittorio Sgarbi, con la collaborazione di Francesca Pirozzi, organizzata dall’Associazione Culturale Magazzini della Lupa, presieduta da Mirna Manni, in collaborazione con il Museo di Palazzo Doebbing e il Comune di Sutri. 

La mostra ha il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e del Comune di Sutri, del MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) di Faenza, dell’AiCC (Associazione italiana Città della Ceramica) e della testata La Ceramica Moderna & Antica.

Èthos: Keramikos 2022 sarà visitabile dal 6 febbraio al 18 aprile 2022.

  • La mostra intende proporre una ricognizione dei territori dell’arte contemporanea in ceramica in Italia e prevede, accanto a una selezione di artisti attivi nel campo della scultura fittile
  • Rosana Antonelli,
  • Tonina Cecchetti,
  • Eraldo Chiucchiù,
  • Mirco Denicolò,
  • Ellen G.,
  • Luca Leandri,
  • Massimo Luccioli,
  • Mirna Manni,
  • Riccardo Monachesi,
  • Sabine Pagliarulo,
  • Angela Palmarelli,
  • Marta Palmieri,
  • Fiorenza Pancino,
  • Paolo Porelli,
  • Attilio Quintili,
  • Antonio Taschini,
  • Mara van Wees
  • – uno spazio di confronto con artisti più storicizzati –
  • Clara Garesio,
  • Nedda Guidi,
  • Giuseppe Pirozzi e
  • Aldo Rontini
  • – la cui ricerca nello stesso ambito ha rappresentato un significativo punto di partenza per le sperimentazioni successive.

Giuseppe Pirozzi partecipa con le opere Tre tempiPreghiereGiacomo L. e Questo è in qualità di artista omaggiato.

Giuseppe Pirozzi, Giacomo L. (Foto di Marco e Luciano Pedicini)

Giuseppe Pirozzi, Tre tempi (Foto di Marco e Luciano Pedicini)

Clara Garesio partecipa con le opere/installazione Balocchi e Architetture oniriche 

Clara Garesio, Architetture oniriche 

Èthos è il tema/titolo di questa edizione di Keramikos. In origine il termine greco èthos sta per “abitare un luogo” e implica quindi anche un riferimento alle tradizioni e alla cultura locali, grazie alle quali si forma il carattere e il modo di essere della persona. In filosofia e nelle scienze sociali èthos indica pertanto la norma di vita, la convinzione e il comportamento pratico dell’individuo ed è l’oggetto proprio dell’etica. Può significare inoltre “inizio”, come la volontà di una ripartenza dopo la pandemia, “apparire”, come la connotazione propriamente visivo-estetica dell’oggetto d’arte, “disposizione” e da qui anche “carattere” o “temperamento”, come proiezione nell’opera dello stato d’animo dell’artista e della propria personale Weltanschauung (concezione del mondo).

Ellen G. partecipa con l’opera/installazione Quel che resta del giorno 

Nata nel 2007 con l’intento di valorizzare la ceramica quale medium espressivo, la biennale di scultura ceramica contemporanea Keramikos testimonia la vitalità di una tradizione scultorea antichissima e la sua sempre più assidua e significativa presenza sulla scena artistica. Dal 2014 è ideata e organizzata dall’Associazione Culturale Magazzini della Lupa che negli anni ha contribuito a diffondere, attraverso mostre e pubblicazioni, la cultura ceramica.

  • La mostra è corredata da un catalogo con testi di Vittorio Sgarbi, Francesca Pirozzi e Lillo Di Mauro.
  • Museo di Palazzo Doebbing, Piazza del Duomo 1, Sutri (Viterbo).
  • Orario: dal martedì alla domenica orario continuato 10:00-17:00; ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura – chiuso il lunedì.
  • Costo del ticket: 10 euro. Ridotto: 8 euro (gruppi, soci Ali, docenti, ragazzi da 13 a 18, forze dell’ordine); ridotto residenti: 5 euro; gratuito: fino a 12 anni, disabili e accompagnatore, giornalisti accreditati.
  • Contatti: 0761.1564320 Email: sutri.archeoares@gmail.com – museopalazzodoebbing@gmail.com

Presentazione del libro “La favola alchemica del principe di Sansevero” di Elviro Langella, promossa dall’Associazione Culturale “MUSEO MINIMO”. Napoli 30 gennaio 2022 

Un luogo incantato, una domenica pomeriggio d’inverno… La narrazione colta e raffinata di un personaggio storico che, a duecentocinquanta anni dalla scomparsa, è ancora argomento di studi, discussioni e tanti interrogativi.

Ma chi era davvero Raimondo di Sangro, principe di Sansevero?  

Domenica 30 gennaio 2022, Napoli, giardino della Casina Pompeiana di Palazzo Venezia; presentazione del libro “La favola alchemica del principe di Sansevero” di Elviro Langella, promossa dall’Associazione Culturale “MUSEO MINIMO”, 
L’evento, organizzato nel giorno del genetliaco del Principe, ha visto protagonisti gli interventi, coordinati da Roberto Sanchez direttore artistico del «Museo Minimo» di Napoli, dell’autore e – grazie ad un video appositamente registrato, del Dottor Domenico Macaluso, Ispettore Onorario dei Beni Culturali della Regione Sicilia.
Tra il pubblico intervenuto, la storica dell’arte Regina Deckers della Bibliotheca Hertziana.

Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, uomo dalla geniale personalità poliedrica, è stato l’ideatore della Cappella Sansevero, conosciuta anche come Santa Maria della Pietà, oggi sconsacrata, uno dei monumenti più straordinari mai concepiti. Mausoleo e tempio iniziatico ricco di mistero e Bellezza, vero e proprio itinerario massonico, come la definisce l’autore Langella, la Cappella è scrigno di meravigliose opere d’arte, come il celeberrimo Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, il Disinganno di Francesco Queirolo e la Pudicizia, nota anche come Verità velata, di Antonio Corradini, che il Principe ha  fortemente voluto e finanziato.  La Cavea sotterranea oggi ospita le famose Macchine anatomiche, o Studi anatomici – originariamente collocate nell’Appartamento della Fenice – realizzate dal medico palermitano Giuseppe Salerno, quella maschile, secondo alcune fonti, acquistata nel 1756 da Raimondo di Sangro, in seguito a una esibizione pubblica che l’anatomopatologo siciliano tenne a Napoli, e quella femminile appositamente commissionata al Salerno, che il Principe aveva nel frattempo preso a lavorare presso di sè, interessato com’era anche alla medicina e alle sperimentazioni. Inventore e studioso di tecniche, materiali e saperi, di chimica e alchimia, di esoterismo e di ogni disciplina dello scibile umano, Raimondo di Sangro può definirsi sicuramente, come sottolineato dal Macaluso, un “uomo di scienze in un periodo in cui il pensiero illuministico si stava facendo strada e la sua ricerca con metodiche di esoterismo e alchimia ed epistemologia, era contraria alla chiesa”: motivo per cui il Principe fu considerato al tempo, dedito a pratiche occulte e misteriose, quasi di stregoneria. Fatto sta che quella di Raimondo di Sangro resta ancora oggi una delle figure più discusse ed affascinanti della storia del sapere e delle scienze, protagonista di leggende e verità nascoste che forse mai riusciranno ad essere svelate.
La presentazione, ha fatto seguito alla mostra allestita al MUSEO MINIMO diretto dall’artista Roberto Sanchez: “La Cappella Sansevero nelle lastre di Umberto Santamaria Amato” Omaggio a Raimondo di Sangro a 250 anni dalla scomparsa, nell’ambito del piano culturale di ampio respiro nazionale, correlato ad un progetto didattico mirato alla diffusione della figura del Principe e delle sue opere, in continuità con le attività già personalmente intraprese dall’autore con istituzioni, scuole e associazioni del Paese, nel Trecentenario della sua nascita.

Le prossime tappe del progetto:

  • Marzo 2022: Roma – “Raimondo di Sangro convittore al Collegio Romano”Performance al Wunder Musaeum presso il Collegio Romano, a cura della Prof.ssa Clara Rech (Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico – MIUR)
  • Aprile 2022: Procida “Capitale della Cultura 2022” presentazione del libro “La favola alchemica del principe di Sansevero” a cura del Dott. Domenico Macaluso. Esposizione delle illustrazioni degli episodi ambientati a Procida in omaggio a Enrichetta Capobianchi, depositaria delle più antiche tradizioni procidane.
  • Maggio 2022: Taormina – Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo”. Mostra e animazione: “il Giuoco della Lanterna magica ovvero del Disinganno”, adattamento del libro alle scuole medie.

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